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San Bartolomeo e gestione pubblica della sanità, oltre 1.500 persone in corteo fotogallery

Oltre 1.500 persone, per qualcuno anche 2mila, hanno dato corpo al corteo che questo pomeriggio ha gridato un poderoso no alla riduzione dei servizi sanitari dell’ospedale San Bartolomeo. Una manifestazione così partecipata non si vedeva da anni, a dimostrazione di quanto fosse importante il tema in questione e di quanto l’esplosione della pandemia abbia sensibilizzato in questo senso. L’argomento, però, è anche quanto di più opinabile si possa trovare e dunque è fertile terreno di scontro tra gli schieramenti politici. Centrosinistra e centrodestra, con diverse distinzioni, hanno preso parte alla manifestazione e oltre al messaggio univoco che è stato lanciato molti concentreranno la loro attenzione su chi era presente a mandarlo.
C’erano ovviamente Rino Tortorelli, Pieraldo Canessa, Valter Chiappini e Lorenzo Cozzani, in rappresentanza del Manifesto della sanità locale, associazione che ha organizzato l’evento insieme al Circolo Pertini. In apertura del corteo si è presentato anche il vicesindaco di Sarzana, il leghista Costantino Eretta, che però non ha poi proseguito la sua marcia insieme agli altri partecipanti. Tra loro tutti i sindaci di centrosinistra della Val di Magra: Paola Sisti da Santo Stefano Magra, Daniele Montebello da Castelnuovo, Alessandro Silvestri da Luni, Monica Paganini da Arcola, Massimo Bertoni da Vezzano e Raffaella Fontana in rappresentanza del Comune di Arcola.
Insieme agli slogan all’interno del corteo, marcatamente spostato a sinistra in fatto di rappresentanti istituzionali, è partito il vociare sull’assenza della sindaca di Sarzana.
Cristina Ponzanelli ha però sorpreso un po’ tutti presentandosi in Piazza Matteotti insieme al presidente del Consiglio comunale Carlo Rampi e indossata la fascia tricolore ha anche preso il megafono per confermare il suo sostegno alla battaglia per il mantenimento e anzi il potenziamento dei servizi al San Bartolomeo. “Abbiamo ancora le ferite sulla pelle delle vere dismissioni dell’ospedale. Fino a quando sarà sindaco difenderò l’ospedale e gli operatori sanitari, ma dico ai cittadini: non lasciamo che il nostro ospedale e la nostra diventi un terreno di conquista politica, non deve diventarlo mai. L’ospedale non sarà mai dismesso”, ha detto provocando qualche contestazione tra i presenti.
Più mirato il messaggio che i sindaci di centrosinistra hanno affidato a Daniele Montebello: “La voce dei tanti sindaci che da mesi chiedono la convocazione della Conferenza dei sindaci della Asl 5, sui temi dell’ospedale nuovo, della carenza del personale, delle cure territoriali, oggi non può restare inascoltata. Dalla piazza di Sarzana si è alzata la protesta di tanti cittadini che chiedono più sanità pubblica, riduzione delle liste d’attesa e chiarezza sul futuro del San Bartolomeo. Oggi stesso, invieremo l’ennesima richiesta di convocazione della conferenza dei sindaci al presidente Pierluigi Peracchini. Le tante persone in piazza oggi meritano delle risposte”.
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