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L'appello

Un’altra manifestazione contro il turbogas: “Ci vediamo a Melara. Oltre le parole, Regione faccia fatti concreti”

Le forze ambientaliste spezzine: "Chiediamo che venga sospesa la procedura di Valutazione di Impatto ambientale".

Centrale Enel

Tutti convocati all’area verde di Melara. Da lì, alle 17.30 di domani venerdì 8 ottobre, le associazioni ambientaliste spezzine guideranno una manifestazione dopo quella svoltasi qualche giorno da sotto la sede della Prefettura. Promossa dalle associazioni Cittadinanzattiva, Italia Nostra, Legambiente, Lipu, Vas, La Piazza Comune, Comitato acqua bene comune, l’iniziativa è supportata da Auser, Federconsumatori, Adi, Uisp La Spezia Val di Magra, Anpi Provinciale La Spezia, Partito Democratico, Articolo Uno, LeAli, Lista Sansa, Europa Verde, Linea condivisa, Movimento 5 Stelle, Avanti insieme, Rifondazione Comunista, Italia Viva, Arcu, Partito Socialista Italiano.
L’obiettivo è il sempre quello: ribadire con forza il proprio no alla nuova centrale a turbogas così come proposta da Enel per l’area di Vallegrande. “Chiediamo che la procedura di Valutazione di Impatto ambientale, attualmente aperta presso il Ministero dell’Ambiente, venga sospesa e che si apra un tavolo di confronto tra il governo e il territorio sul futuro della transizione energetica che avrà nella città della Spezia un luogo fondamentale. Chiediamo che la Regione esprima non solo a parole, ma con atti concreti, il proprio no all’intesa con il governo sul turbogas. Chiediamo certezze sulla chiusura del gruppo a carbone e di aprire un confronto sul destino delle aree, confronto con tutti gli interessati al destino di quelle aree. Un piano di utilizzo che metta assieme lavoro, energie pulite e recupero ambientale”.

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