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1.800 capi rimossi in due anni

Controllo degli ungulati: cacciatori formati a supporto del nucleo regionale di vigilanza faunistico-ambientale

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Approvate nella Giunta regionale del 5 ottobre, su proposta del vice presidente con delega alla Caccia Alessandro Piana, le nuove modalità per il controllo degli ungulati, viste le ripetute situazioni di pericolo riscontrate a seguito dell’aumento incontrollato della fauna selvatica.

“Abbiamo introdotto nuove figure specializzate, al fine di supportare il lavoro costante del Nucleo Regionale di Vigilanza Faunistico-Ambientale, che tra il 2020 e il 2021 ha rimosso circa 1800 esemplari- spiega il vice presidente Piana -. Si tratta di cacciatori appositamente formati secondo le indicazioni dell’ISPRA e della Regione, che potranno operare in affiancamento e sotto il coordinamento dagli agenti e ausiliari di pubblica sicurezza, per dare attuazione agli interventi di controllo faunistico previsti dalla legge. Tra le materie oggetto dei corsi di formazione riconosciuti ricordo l’ecologia, la biologia, la gestione di popolazioni animali selvatiche, le tecniche e le modalità di controllo. I cacciatori in possesso dei requisiti indicati, segnaleranno la propria disponibilità agli Ambiti Territoriali di Caccia ed ai Comprensori Alpini, che provvederanno a redigere un’apposita lista, dalla quale potranno essere chiamati a rotazione per coadiuvare il Nucleo regionale di Vigilanza. Nel coinvolgimento dei cacciatori, tuttavia, si avrà riguardo prioritariamente alla necessità di garantire l’efficacia e la tempestività degli interventi.
Un’ulteriore innovazione, introdotta con le nuove regole, riguarda l’estensione delle possibilità per il proprietario o conduttore di un fondo agricolo di fare ricorso all’istituto dell’autodifesa. Le misure introdotte col presente provvedimento rispondono ad un’esigenza largamente sentita dal mondo agricolo della nostra regione”.

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