Oss: la partita non è chiusa. La prima udienza del Tar si è tenuta a Genova, questa mattina, ma non è arrivata la sospensiva auspicata dal centinaio di ricorrenti che non hanno superato il concorso, di Asl 5, che prevede l’assunzione di 159 operatori socio sanitari. I ricorsi depositati non sono ancora stati accolti e il tribunale amministrativo scioglierà le riserve solo dopo aver analizzato tutte le carte argomentate e presentate questa mattina dalle parti.
L’avvocato amministrativista, che segue gli Oss ricorrenti, Piera Sommovigo spiega: “Restano aperte tutte le possibilità e l’udienza di questa mattina era sulla decisione di sospendere o meno la procedura. Sono stati valutati gli interessi sia delle ricorrenti che di Asl 5. Le lavoratrici vogliono che sia sospeso, l’azienda vuole proseguire perché necessita di 159 lavoratori”.
“Il giudice ha effettuato una valutazione e ascoltato le parti – prosegue Sommovigo -. I profili che abbiamo presentato noi, vanno al merito della procedura. Per esempio: sono stati depositati, in giudizio, dei verbali non firmati e protocollati. Non vi è una garanzia di autenticità e quindi nemmeno che siano stati redatti nei giorni delle prove, come impone la legge. Tra gli altri elementi che abbiamo evidenziato c’è il fatto che la legge obbliga a pubblicare i criteri di valutazione delle prove: deve esserci la massima trasparenza e questo non è stato fatto. Inoltre il verbale della commissione non è stato firmato e i punteggi della prova scritta e la valutazione dei titoli non sono stati pubblicati. Questi elementi a nostro giudizio vanno verso l’annullamento della procedura”.
“Se il Tar non sospenderà il concorso – prosegue Sommovigo – dovremmo impugnare tutto, compresa la graduatoria. Un eventuale annullamento della procedura stravolgerebbe anche le assunzioni di chi ha vinto ed esporrebbe all’azienda eventuali danni. Se il giudice opterà per la sentenza breve verremo richiamati, altrimenti già da domani potremo avere qualche risposta in più per un’altra convocazione”.