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Una questione irrisolta

Monterosso, il sindaco Moggia scrive per sollecitare la riapertura delle Poste

"Non troviamo alcuna ragione di proseguire con un orario ristretto, soprattutto in ottica di un’adozione del Green Pass, pensata proprio per una ripresa dei servizi alla persona" #monterosso

Poste di Monterosso

La situazione non è mutata rispetto all’anno scorso, da quando nella Primavera del 2020 la Filiale Poste Italiane di Monterosso ha deciso di ridurre i giorni di ricevimento per contrastare il contagio da Covid-19. Ad oggi non sembrano esserci prospettive di cambiamento e la stagione fredda che si appresta ad arrivare preoccupa notevolmente i cittadini e l’Amministrazione Comunale, le code generate fuori dagli uffici (di cui vi alleghiamo una foto) oltre a creare disagio, ritardi e mal funzionamento del servizio, rischiano di far incorrere le persone – costrette ad aspettare anche delle ore il loro turno – in malanni stagionali facilmente confondibili con infezione da covid. “Nel richiamare la vostra ultima comunicazione, datata 29 marzo 2021, nella quale si affermava che nelle settimane successive avreste provveduto ad analizzare le nostre segnalazioni e avreste valutato interventi di ampliamento del tutt’ora vigente orario di apertura, siamo a richiedere, con rinnovata urgenza, che venga riconsiderata la nostra richiesta di ripristino del regolare orario di apertura dell’Ufficio, ossia sei giorni settimanali, da lunedì a sabato, così come è sempre stato sino alla primavera del 2020 – scrive Emanuele Moggia, sindaco di Monterosso -. Non troviamo alcuna ragione di proseguire con un orario ristretto, soprattutto in ottica di un’adozione del Green Pass, pensata proprio per una ripresa dei servizi alla persona. Crediamo inoltre, come già dichiarato, che il servizio offerto in una fascia temporale ridotta generi assemblamenti e dunque viaggi in senso contrario alla vostra, condivisa, esigenza di tutelare la salute dei cittadini e dei lavoratori. Rinnoviamo l’estrema urgenza di tale richiesta, anche in considerazione della stagione
più fredda che si avvicina, temendo che le code che “abitualmente” si formano di fronte ai vostri uffici possano contribuire a far incorrere i nostri cittadini, in particolar modo guardando ai più anziani, in malanni stagionali facilmente confondibili con infezione da Covid-19″.

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