“Abbiamo compiuto un’impresa impossibile, questo risultato all’inizio non era nemmeno ipotizzabile ma tutti i componenti della lista hanno fatto un ottimo lavoro. Voglio ringraziarli di cuore perché hanno portato entusiasmo e freschezza”. Parla da sindaco Umberto Galazzo, e lo fa sette anni dopo la precedente esperienza, un periodo lungo nel quale Ameglia è rimasto nelle salde mani del centrodestra prima del ribaltone con la vittoria sul principale avversario Mauro Ciri sancita da quattro seggi su cinque.
“Toti e Giampedrone? Non voglio discutere degli altri o di loro in particolare – aggiunge – preferisco parlare di una bella squadra che ha vinto andando avanti con spirito garibaldino e tanto entusiasmo”. Una vittoria che pochi avrebbero pronosticato nel giugno, scorso quando Galazzo aveva accettato di impegnarsi nuovamente in politica, ma che ha premiato l’insistenza di quanti lo avevano convinto a riprovarci. “Nell’ultimo anno in tanti me lo hanno chiesto con entusiasmo, anche se prima non avevo mai preso in considerazione l’ipotesi di ricandidarmi. Forse – ha ammesso – se le elezioni non fossero state rinviate io non avrei accettato, però tanti cittadini mi hanno dato una mano e si sono impegnate persone che non avrei mai immaginato. Il riscontro più bello però l’ho avuto anche da quelli che in passato erano stati anche avversari e invece mi hanno detto “ti diamo una mano perché ti stimiamo”, è stato un riscontro sulla persona che mi ha fatto molto piacere”.
Così invece sulle ragioni del successo: “Che ci fosse malcontento era evidente – sottolinea – ma onestamente era impensabile che in un posto come questo in cui il potere è ben rappresentato ed esercitato, le leve per recuperare c’erano. Inoltre Ciri era un candidato molto in gamba e stimato ad Ameglia. Noi però siamo andati avanti col nostro passo tranquillamente”.
Una serenità, sicuramente piena di emozione, mostrata anche all’arrivo poco prima della 19 al seggio del Cafaggio – accompagnato dalla moglie Emanuela e i figli Enrico e Lorenzo – dove ha trovato ad attenderlo sostenitori e candidati, in particolare i consiglieri uscenti Fontana e Benelli, protagonisti di una tenace opposizione negli ultimi anni. Con loro l’abbraccio più significativo, così come la stretta di mano con l’assessore uscente Valentina Malfanti che ha atteso il suo arrivo per congratularsi con il nuovo sindaco. Quindi un pensiero finale: “Una dedica? Sicuramente per Maurizio Battaglini”.
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