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"politica deve assumersi responsabilità"

“Digestore, rispetto a resto centrodestra noi non siamo mai stati nella giunta Toti”

Il sottosegretario Costa a Santo Stefano per sostenere il candidato sindaco Alberto Monticelli: "Sull'impianto abbiamo sempre messo in discussione collocazione e dimensioni". Nel programma la proposta di interrare gli elettrodotti: "Positivo per ambiente, impatto visivo e manutenzione. Avviata interlocuzione con Ministero Transizione ecologica".

Francesco Ponzanelli, Andrea Costa, Alberto Monticelli

“Oggi sono qua per testimoniare il massimo sostegno ad Alberto Monticelli e alla lista ‘Domani per Santo Stefano Magra’. Questo comune ha la grande opportunità di cambiare e iniziare un nuovo corso. Alberto è giovane, fortemente radicato nel territorio, in cui vive e lavora, e rappresenta il cambiamento ma anche la continuità nell’esperienza amministrativa, arrivando da cinque anni di consiglio comunale”. Così stamani incontrando la stampa in Piazza Garibaldi Andrea Costa, sottosegretario alla Salute e leader di Liguria popolare. Con lui il candidato sindaco Monticelli, che ha ribadito la centralità dell’ambiente nel programma della lista (“La battaglia del biodigestore è solo la punta dell’iceberg”) e il candidato consigliere Francesco Ponzanelli, capogruppo uscente in consiglio comunale. Tra i punti programmatici, l’interramento degli elettrodotti in località Macchia: “Un problema ambientale molto sentito – ha spiegato Monticelli -, che iniziò ad affrontare mio padre”. “L’interramento degli elettrodotti – ha continuato Costa (che ha altresì riferito una serie di notizie sul San Bartolomeo, si veda QUI, ndr) – ha più effetti positivi: ridurre l’inquinamento ambientale, migliorare l’impatto visivo e ottimizzare la manutenzione. Tra le deleghe affidatemi in quanto sottosegretario c’è anche quella alla sanità ambientale. Nel nostro Paese troppe volte si valutano solamente l’impatto ambientale e l’inquinamento senza guardare al tema, a questi strettamente legato, della salute. Mai come in questo momento, in cui parliamo di transizione ecologica e in cui ci sono grandi risorse come quelle del Pnrr, occorre arrivare, laddove le condizioni lo consentano, all’interramento. In merito ho già parlato con il Ministero della Transizione ecologica, c’è un percorso avviato, c’è disponibilità ad affrontare queste situazioni. È un tema di cui mi faccio carico, consapevole che è il momento di dare risposte”.

Il sottosegretario, che nel corso dell’incontro ha parlato altresì del San Bartolomeo, ha quindi toccato il tasto del progetto del biodigestore di Saliceti: “La mia posizione è sempre stata chiara e netta, ho sempre messo in discussione la dimensione e l’ubicazione dell’impianto. Il ciclo dei rifiuti va chiuso e servizi e strutture da qualche parte vanno realizzati, ma questo territorio ha già pagato un prezzo ambientale alla collettività. Questa posizione l’abbiamo portata avanti con coerenza. E chi dice che io sono stato in maggioranza cinque anni in Regione è vero, chi dice che ho approvato delibere sul biodigestore dice il falso, perché è materia di Giunta, e io né altri esponenti di Liguria popolare hanno mai fatto parte della giunta Toti. La differenza tra noi e gli alleati del centrodestra è che noi non abbiamo mai avuto responsabilità di governo dell’ente regionale, ma solo di indirizzo, essendo in consiglio ma non in giunta. E al centrosinistra dico che il piano rifiuti lo hanno approvato loro, loro hanno deciso di fare il digestore; il centrodestra, in una situazione di continuità amministrativa, ha portato avanti quel piano”. L’ex consigliere regionale ha affermato che “la scelta del sito, nello specifico, la fa l’azienda, non la politica, ma la politica può creare le condizioni per determinate scelte. E ha il dovere morale di ascoltare e recepire le istanze di un territorio e provare responsabilmente a fare una sintesi. Noi abbiamo posto i temi di ubicazione e dimensione dell’impianto, sui quali la politica credo debba assumersi la responsabilità di operare scelte e fare chiarezza. E penso sia una sconfitta della politica quando aspetta le decisioni dei tribunali”. Il 12 gennaio il pronunciamento del Tar sul ricorso contro l’impianto: “Sì a ricorrere al Consiglio di Stato nel caso al Tar vada male”, ha concluso Ponzanelli.

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