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A breve un incontro anche in prefettura

Green pass nei luoghi di lavoro, le perplessità degli imprenditori

Si aspettano le linee guida e Confartigianato La Spezia raccoglie i dubbi degli imprenditori. Nicola Carozza: "Non giudichiamo la norma, ma serve chiarezza e nemmeno chi non ha ancora il green pass. Abbiamo studiato delle alternative tramite una convenzione con le farmacie e la disponibilità di alcuni centri medici che apriranno degli sportelli per dissipare ogni dubbio sulle vaccinazioni".

Green pass a 15 euro con tampone a seguito di una convenzione con 20 farmacie della città e uno sportello dedicato, per fugare ogni perplessità sul vaccino, in alcuni centri medici. Incontri con gli imprenditori e la prefettura in vista delle linee guida definitive in merito al green pass, obbligatorio, a partire dal 15 ottobre. Se questi sono gli step principali che sta compiendo Confartigianato la Spezia, i dubbi degli imprenditori sono ancora tanti perché tra le maglie della normativa non ci deve essere spazio a troppe interpretazioni. L’associazione di categoria parte proprio da qui con un primo incontro, in presenza dopo molto tempo con gli imprenditori associati, che si è tenuto nel pomeriggio nella sede di Via Fontevivo.

“Dal 15 ottobre – spiega Nicola Carozza, responsabile sindacale categorie di Confartigianato – cambia la percezione perché per accedere ai luoghi di lavoro si dovrà utilizzare il green pass. Per questo motivo abbiamo deciso di iniziare ad aiutare gli imprenditori nell”interpretazione della normativa, anche se mancano ancora le linee guida definitive, accogliendo i loro dubbi per presentare al ministero delle domande specifiche soprattutto per chi lavora nei cantieri, chi ha fornitori e dunque hanno esigenze specifiche. La normativa resta ancora complessa ma dovrebbe portarci ad una nuova fase che ci proietta nella ripresa”.

Il green pass nei luoghi di lavoro si rivela materia complessa e nel frattempo l’associazione di categoria ha attivato una convenzione con una ventina di farmacie per l’ottenimento della certificazione. “Noi non giudichiamo la normativa anche se ci sono elementi di problematicità e nemmeno chi per questioni personali, oppure altri problemi, non si sono vaccinati. Abbiamo dato  altre soluzioni alle imprese nel caso in cui ci fossero lavoratori senza green pass: è stata attivata una convenzione con le farmacie che con 15 euro daranno la certificazione, con il tampone, e assieme ai centri medici convenzionati viene attivato uno sportello dedicato per far comprendere l’utilità del vaccino, per superare questo periodo Covid”.

 

A raccogliere le istanze dei lavoratori l’ufficio di prevenzione sui luoghi di lavoro di Confartigianato, diretto da Enrico Taponecco.  “Questo è uno dei primi incontri che viene organizzato sul nuovo green pass – dice – per accedere ai luoghi di lavoro che riguarderà tutti i lavoratori, non solo i dipendenti delle imprese, ma anche chiunque sempre per motivi di lavoro debba entrare in azienda: fornitori, agenti di commercio, rappresentanti ma anche formatori. Le aziende chiedono a chi e come debbano chiedere il green pass, le modalità di controllo. Siamo in attesa della circolare che sciolga questi nodi”.

Il green pass si ottiene con: la prima dose di vaccino, il ciclo completo, il certificato di guarigione oppure avendo affettuato un tampone nasale, valido per 48 ore. “Le aziende devono adeguarsi in merito – ha proseguito – chiedendo  preferibilmente all’ingresso ‘ a campione’ il green pass. Ed è proprio la modalità dei controlli a suscitare più dubbi perché non è ancora stato specificato come venga quantificato il campione stesso. La norma prevede una procedura a carico dell’azienda e il tema resta dunque controverso”.