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“Ex Pd tra le file del centrodestra. Salvini? Qua trova comunità antifascista”

La sindaca uscente Paola Sisti: "Necessario rispondere alle stupidaggini sentite in questi giorni". Il sostegno di Sansa: "A Santo Stefano laboratorio importante".

Paola Sisti e Ferruccio Sansa

“È bello fare campagna elettorale, ancora più se non sei candidato e se la fai per una persona per la quale sei assolutamente convinto ne valga la pena, come Paola Sisti”. Così ieri sera Ferruccio Sansa, intervenuto al Ristoro nell’Aia a sostegno della sindaca uscente e dei candidati di ‘Santo Stefano bene comune’. “Paola – ha proseguito il consigliere regionale di opposizione – è una che dice sì sì, no no, come si legge nel Vangelo. L’ho capito ad esempio nella vicenda biodigestore, battaglia che ha portato avanti con passione e nettezza. Battaglia durissima, anche perché il centrodestra – questo è il punto – è a favore. Quando si votano pratiche sul digestore in consiglio regionale, escono, vanno a fare pipì, di nascondono sotto la scrivania, si astengono. Provo pena a vederli”. L’ex cronista ha quindi definito la lista a sostegno della Sisti “un laboratorio importante, come a Savona, anche se lì i Cinque stelle non ci sono. Qua a Santo Stefano si è riproposto il perimetro delle regionali includendo anche Rifondazione e altri soggetti politici. Potrebbe essere la pallina che dà il via alla valanga”.

“Ci abbiamo messo un anno a scegliere Sansa per le regionali – ha esordito Sisti -, a dirgli di sì, perché da giornalista ci criticava, criticava il sistema di potere ligure, la malattia che ci ha fatto purtroppo perdere in molte occasioni. Invece di rispettare questa cosa, ci dava talmente fastidio che non lo volevamo Sansa candidato”. La candidata ha poi proseguito parlando di “necessarie sottolineature rispetto a tante stupidaggini sentite in questi giorni, una è quella secondo la quale saremmo un’ammucchiata: non siamo un’ammucchiata, ma un’alleanza di forze di centrosinistra assieme ai Cinque stelle. Abbiamo fatto un grande lavoro di condivisione del programma, è stato importante sederci a un tavolo per accogliere le istanze di tutti. Ci candidiamo a governare insieme e speriamo che questa esperienza si replichi altrove e un domani sia alla base del governo del Paese”. La sindaca uscente ha proseguito portando “un atto d’accusa. Accuso chi continua a definire civica una lista di centrodestra (il riferimento è a ‘Uniti per cambiare Santo Stefano Magra’, candidato sindaco Emanuele Cucchi, ndr). Nei comuni sotto i 15mila abitanti, come il nostro, tutte le liste sono civiche. Hanno dentro persone legate ai partiti, come persone indipendenti, come avviene anche per la nostra lista. I nostri civici aderiscono ai valori fondativi del centrosinistra. La lista del centrodestra tra le sue file ha molti candidati che erano iscritti al Pd fino all’anno scorso. Non è una cosa banale. Tra i supporter di quella lista ci sono ex assessori del Pd, iscritti al Pd fino a ieri… solo gli stupidi non cambiano idea, ma chi fa un salto così radicale dal centrosinistra al centrodestra lascia molti dubbi”. Sisti ha poi parlato della lista ‘Salute e ambiente’: “Si presentano come lista contro il biodigestore, impianto contro il quale questa amministrazione ha fatto di tutto, spendendo molti soldi pubblici, d’accordo con i cittadini; il 12 gennaio la discussione al Tar del nostro ricorso. La lista in questione nonostante si dichiari apolitica e apartitica è stata chiaramente utilizzata dalla politica per far danno a noi”. Mentre nei confronti della lista del Pci la sindaca ha espresso “rispetto. Hanno la loro storia, una linea, che io posso non condividere, ma è una lista politica che dice come è schierata”.

“Le liste concorrenti – ha continuato – mistificano strumentalmente il nostro programma e il nostro operato, perché non approfondiscono. Ma questo non è più il tempo della leggerezza e della approssimazione, chi si candida a governare il territorio deve farlo in modo serio, preparandosi e studiando. Io in un capitolo del programma dico che non abbasserò le tasse, perché la mia scelta è dire sempre la verità, sapendo che i competitor avrebbero promesso un abbassamento. Vorrei chiedere loro – spero ci possa essere un dibattito pubblico tra i candidati – come intendano abbassare le tasse. Lo sanno che per farlo si devono tagliare i servizi? Il bilancio del nostro comune, che è sano, oggi ha bisogno delle entrate che garantisce questa pressione fiscale”. Poi una risposta al candidato Cucchi: “Sentir parlare di ‘paese dormitorio’ mi fa imbestialire e dovrebbe far imbestialire tutti. Perché parlare in questo modo vuol dire non conoscere nulla del tessuto sociale del territorio, di un paese che abitualmente non frequentano. Parlando così fanno torto non a me, ma a chi vive e frequenta Santo Stefano, un comune pieno di iniziative”. Una battuta anche sul leader della Lega Matteo Salvini, in arrivo lunedì a Santo Stefano a sostegno del candidato Cucchi: “Sappia – ha detto la sindaca – che qua trova una comunità si lavoratori che si sono spaccati la schiena, una comunità solidale, soprattutto una comunità antifascista”.

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