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Sabato 25 settembre

Asti a Roma per gli Stati generali di CulturaIdentità: “Chiediamo l’impegno per la cultura da parte dei candidati a sindaco”

Dalla giunta spezzina al ruolo di vice coordinatore nazionale del settore Cultura e innovazione per Fratelli d'Italia, sino a portavoce del manifesto del movimento.

Paolo Asti

C’è anche l’ex assessore spezzino alla Cultura, Paolo Asti, tra i protagonisti degli Stati generali di CulturaIdentità, convocati per il fine settimana a Roma. È proprio mentre è in viaggio verso la Capitale che raggiungiamo telefonicamente Asti, recentemente balzato agli onori delle cronache per le sue affermazioni riguardo alla partecipazione di Alessandro Barbero al Festival della mente di Sarzana.

“A tre anni dalla nascita del nostro movimento, vogliamo misurare le nostre idee identitarie in tema di arte, cultura e bellezza, con chi si candida alla guida amministrativa dei Comuni italiani e in particolare di Milano, Napoli, Roma e Torino, capaci di esprimere attraverso la loro singola peculiarità, la loro storia, il loro straordinario capitale artistico e paesaggistico, il valore complessivo dell’identità culturale italiana”. Asti, che è anche vice coordinatore nazionale del settore Cultura e Innovazione di Fratelli d’Italia, è portavoce nazionale di un messaggio indirizzato ai grandi centri urbani, ma il piano d’azione che viene proposto in cinque punti è una proposta rivolta a tutte le amministrazioni italiane. E il prossimo anno si vota anche alla Spezia.
“La nostra città, insieme a un centinaio di altri comuni italiani, ha aderito nel 2020 al Manifesto delle città identitarie promosso da CulturaIdentità con un grande evento che si tenne a Civita di Bagno Regio – ricorda l’ex assessore – un elemento di riconoscibilità in un panorama nazionale che vede sempre più protagonista il nostro movimento. Ma ci sarà tempo per parlare della Spezia, ora guardiamo a quello che accade nei Comuni più importanti chiamati alle urne”.

L’appuntamento principale è fissato per sabato, ma già da questa sera il popolo di CulturaIdentità confluirà a Roma da tutta Italia per assistere alla firma sul manifesto da parte di Enrico Michetti, il candidato a sindaco di Roma per il centrodestra, e alla messa in scena dello spettacolo “Il sistema”, di e con Edoardo Sylos Labini, leader del movimento. Il giorno seguente nella Sala Umberto a Roma, il programma in cinque punti sarà presentati nel corso degli Stati generali.

“Sono cinque le parole chiave su cui confrontarci: Identità, Circolarità, Innovazione, Valorizzazione e Sussidiarietà. Diverse l’una dall’altra, queste cinque parole, esprimono il sentimento comune della mancanza di processi utili alla crescita del comparto cultura, alla ripresa dopo una stagione grigia generata dal Covid-19 e da chi ha deciso le nostre sorti. Questo è il nostro manifesto per una buona amministrazione della cultura aperto alla sottoscrizione dei candidati di tutte quelle città apparentemente minori, ma che hanno sul territorio il dovere di esercitare un presidio culturale illuminato. Un impegno formale che dovrà tramutarsi in atti concreti nel caso di elezione alla carica di primo cittadino, impegnato nel governo delle città”. Che l’orizzonte spezzino ad Asti andasse un po’ stretto lo avevano pensato in molti e ora è da Roma che, insieme a molti intellettuali contro corrente della cultura italiana, vuole iniziare a scrivere le regole del centrodestra.

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