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Elezioni del 3-4 ottobre

“Abbiamo verificato sulla nostra pelle cosa ha significato la mancanza dei comunisti”

Intervista a Pierpaolo Venturini, candidata sindaco di Santo Stefano della lista del Partito comunista italiano.

Pierpaolo Venturini

Intervista a Pierpaolo Venturini, candidato sindaco di Santo Stefano Magra della lista del Partito comunista italiano (programma consultabile QUI).

Espropriare la ex Vaccari per rilanciare la socialità, avete detto: una boutade o qualcosa di veramente percorribile?

L’esproprio dell’area ex Ceramica Vaccari è qualcosa di fattibile e, per nulla, utopico. Presupposto dello stesso è infatti la dimostrazione di un qualsiasi fine di ‘pubblica utilità’ che, dato il quasi totale abbandono di quell’area e le condizioni a dir poco fatiscenti in cui si trova, non sarebbe affatto arduo da dimostrare. A chiunque parrebbe ovvio preferire un cambio di destinazione d’uso da una totale dismissione alla creazione di una ‘città polifunzionale’ che potrebbe portare ad un grande arricchimento per la socialità della nostra comunità.

Perché ritenete abbia ancora senso affrontare la sfida politica con la falce e il martello?

Il simbolo del PCI per merito di compagni coerenti, irriducibili, mai domi, ritorna sulla scheda elettorale in questo turno amministrativo. Le motivazioni sono diverse, ne voglio ricordare alcune. Tutti abbiamo verificato sulla nostra pelle cosa ha significato la mancanza dei comunisti negli ultimi 30 anni: il tentativo di riemersione dei fascisti, la diffusa crescita dei leghisti, gli anni del Berlusconismo e delle sue ambiguità legate a rapporti con P2 e Mafia fino all’antipolitica grillina e alla deriva PD devastatrice di diritti e tutele conquistati in anni di lotte. Le Istituzioni sono sempre più involute e sempre più lontane dalle esigenze dei cittadini, autoreferenziali e con meccanismi di voto che hanno allontanato i partiti dal centro della vita politica, anche locale. Noi ci siamo, senza falsi civismi, senza nascondere la nostra appartenenza politica. Il nostro impegno, come PCI, è quello di essere in campo, a tutti i livelli, per ritornare, presto, quell’essenziale punto di riferimento per lavoratori e meno abbienti che si sono visti annientare diritti e tutele da multinazionali e grandi aziende che, negli ultimi decenni, hanno avuto il lascia passare da partiti liberali e sindacati. A partite da realtà come Santo Stefano di Magra è, quindi, giunto il momento di riprendersi quello che ci spetta per natura: lavoro e dignità.

Nel programma definite la bretella Santo Stefano-Ceparana, il cui iter è in corso, un’opera inutile. Per quali ragioni?

La ‘bretella’ Santo Stefano – Ceparana non è semplicemente un’opera inutile ma anche dannosa se non si porta avanti il progetto dell’indispensabile Variante Cisa. Santo Stefano di Magra e, ancor di più, le frazioni di Ponzano Magra, Madonnetta e Belaso ‘soffocano’, letteralmente, nel traffico. Questo crea, a sua volta, una precaria sicurezza per i cittadini. Tenendo conto, poi, che esistono tratti in cui i marciapiedi mancano completamente, risulta evidente come questa sicurezza si riduca maggiormente ed il transito diventi, addirittura, pericoloso.

Una o più figure che per lei sono un riferimento politico, morale, culturale.

Proprio quest’anno ricorre il centenario della nascita del Partito Comunista Italiano, avvenuta il 21 Gennaio 1921 a Livorno. Il Partito Comunista Italiano rappresenta l’organizzazione politica che ha segnato maggiormente la storia italiana dell’ultimo secolo: dalla lotta al fascismo alla Liberazione, dalla Costituzione alle battaglie per la democrazia e per il lavoro, alle conquiste sociali e civili. Dal partito di quadri al partito di massa, che ha coniugato democrazia e socialismo. Da Gramsci a Togliatti, da Longo a Berlinguer sono molteplici i protagonisti di questa grande storia che non possono che essere di riferimento nella militanza.

Cosa pensa di green pass e obbligo vaccinale?

Per quanto ritenga, personalmente, il vaccino il rimedio più efficace per ridurre questa epidemia ad una semplice influenza, credo che l’obbligatorietà di produrre il green pass non debba, in nessun modo, ricadere economicamente sui lavoratori. Nessun lavoratore, infatti, deve perdere il posto di lavoro o lo stipendio per la mancanza del green pass che, oltre ad essere strumento di controllo sociale, rischia di diventare anche una scusa per licenziare. Il green pass va a coprire l’effetto di anni di tagli, privatizzazioni e privazioni di diritti sociali. Sul green pass va fatto un ragionamento che va oltre la discussione sui vaccini. Questo governo, come tutti gli altri, servo dei grandi gruppi capitalistici, delle banche e dell’Unione Europea, ha come unico interesse il profitto, non il benessere degli individui, e pur di non assumersi le dovute responsabilità, delega ad improvvisati controllori il compito di chi può e chi non può accedere alle basilari e primarie attività di vita quotidiana. Si può ottenere il green pass anche senza vaccinazione, previo tampone a pagamento, entro le 48 ore. Segno evidente di quale sia l’obiettivo del Governo. Sui luoghi di lavoro si rafforzino i protocolli di sicurezza e si investa in sanità pubblica e in servizi.

Se dovesse riassumere la sua candidatura con tre parole chiave, quali sceglierebbe?

Coerenza, impegno, condivisione.

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