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"torniamo alla normalità"

“Questa strada la dedichiamo a Teresa Marcocci e a tutti gli uomini e le donne in divisa”

Oggi sulla Ripa, all'inaugurazione dei lotti 2 e 3, il ricordo della sovrintendente della Stradale, Medaglia d'oro al valor civile e Medaglia d'argento al merito civile.

La soddisfazione nel tagliare il nastro dei lotti 2 e 3 della Ripa e il commosso ricordo dell’agente Teresa Marcocci, sovrintendente della Polizia stradale che trovò tragicamente la morte lungo l’arteria nel dicembre 2010, durante un’allerta meteo, nello svolgimento del suo lavoro. Queste le due inscindibili linee che hanno caratterizzato l’inaugurazione di oggi pomeriggio, che ‘pensiona’ il bypass provvisorio, porta la circolazione sotto la seconda paramassi e rende l’arteria sulla Ripa a prova di allerta meteo e intense piogge (QUI i dettagli). “Oggi torniamo alla normalità, è emozionante – ha esordito il presidente della Provincia, Pierluigi Peracchini -. Un grazie alla Regione – ricordiamo che la Ripa, quando si sono insediati il presidente Toti e l’assessore Giampedrone, era chiusa -, che in questi anni ci ha aiutato e condotto, individuando la soluzione tecnica e le risorse. E grazie a ingegneri, tecnici, operai, impiegati per il lavoro proficuo e veloce. Impossibile non ricordare l’agente Marcocci e la notte in cui purtroppo dieci anni fa ha perso la vita”. Il presidente, in una nota a margine, ha altresì parlato di “un progetto fondamentale ed atteso, realizzato grazie ad un percorso congiunto con la Regione, grazie a scelte basate sulla concretezza e nell’ambito di un programma più ampio che ci vede lavorare su di un sistema viabilistico in cui rientrano la nuova bretella Santo Stefano – Ceparana ed il piano di manutenzione straordinaria dei ponti e delle infrastrutture. È un momento storico, ci siamo arrivati grazie al lavoro di Provincia e Regione. Oggi restituiamo ai cittadini spezzini un percorso viario indispensabile per la quotidianità. Il risultato è stato raggiunto grazie all’impegno portato avanti in questi ultimi anni, qui sulla Ripa, come in altre situazioni delicate, come avvenuto a Rocchetta vara, dopo che abbiamo ereditato tante questioni irrisolte in cui serviva garantire risposte certe”.

“Come territorio – ha dichiarato il sindaco di Vezzano, Massimo Bertoni – abbiamo pagato un prezzo pesante dal 2011 in poi. Ho ringraziato nel 2019 in occasione dell’inaugurazione della prima paramassi, a maggior ragione lo faccio oggi. E mi rivolgo alle maestranze, ai tecnici della Provincia che ho sfinito quando c’erano le allerte meteo per sapere se la Ripa era chiusa o no, ai presidenti Toti e Peracchini, all’assessore Giampedrone che ha messo tanto del suo. Non è facile, ma da parte mia devo chiedere che si pensi già al quarto lotto, che vorrebbe dire arrivare al completamento definitivo dell’intervento su questa arteria, della cui importanza ci siamo resi a maggior ragione conto dopo il crollo del ponte di Albiano. E qualcuno diceva di chiuderla… ma senza Ripa, dopo la caduta del ponte, oggi dov’eravamo?”

“Siamo di fronte a una vittoria delle istituzioni, una vittoria del coraggio di chi ci ha creduto quando ormai la Ripa, chiusa e con il versante che crollava, sembrava dover essere abbandonata a sé stessa. Non rassegnarsi e pensare di poter trovare una soluzione è stata una grande azione politica. Sono serviti coraggio, è servito reperire le risorse, spiegare ai cittadini cosa avremmo fatto. Un ringraziamento alle istituzioni coinvolte: la prefettura, la Provincia, il Comune di Vezzano e tutti quelli limitrofi, e grazie naturalmente a tutte le maestranze, a Ire, ai tecnici di Provincia, Comune e Regione, al comitato, perché i cittadini sono sempre da stimolo”, ha detto l’assessore regionale a Infrastrutture e Difesa del suolo Giacomo Giampedrone. Sul quarto lotto, in riferimento alle parole del primo cittadino Bertoni, ha affermato che “la risposta non può che essere positiva. Ma l’obbiettivo che raggiungiamo oggi è indipendente da quello che andremo a fare, io spero presto, nel quarto lotto”. Quarto lotto che, come illustrato dall’assessore, prevede una serie di interventi in parete e non comporterà chiusure della strada durante i lavori. “Già dopo l’inaugurazione dl primo lotto – ha concluso il suo intervento l’assessore Giampedrone – avevamo pensato di dedicare l’intero tratto all’agente Marcocci. Abbiamo interloquito con la famiglia, che ha preferito di no, una volontà che abbiamo rispettato. Ma vogliamo anche dire chiaramente che questa strada è dedicata a lei, a Teresa, e a tutti gli uomini e le donne in divisa, che sono parte del sistema di Protezione civile e che a volte purtroppo rischiano la vita per garantire quella degli altri. Doveroso oggi ricordare chi non c’è più. Sarebbe contenta, dopo il suo sacrificio, di vedere questa giornata”. Quindi la benedizione di don Fausto Spella, parroco di Bolano e Ceparana, e il taglio del nastro da parte dei rappresentanti istituzionali. Con loro due agenti della Stradale: “Grazie per aver ricordato Teresa”.

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