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L'interrogazione di pastorino

Rada Lerici: “Progetto dovrà contenere documenti necessari per valutare effetti su ambiente”

La risposta dell'assessore Giampedrone: "Saranno esaminati dalla Regione nell'ambito della procedura nazionale".

San Terenzo vista da Lerici

Arrivata dall’assessore regionale a Infrastrutture, Protezione civile e Ambiente, Giacomo Giampedrone, la risposta all’ultima interrogazione presentata dal consigliere Gianni Pastorino, capogruppo di Linea condivisa nell’assemblea regionale ligure, sul progetto di riorganizzazione della rada di Lerici, un riassetto che l’introduzione di pontili, circa 450 posti. Pastorino, nell’interrogazione a risposta scritta, chiedeva se si sia tenuto conto di “quale confidenza vi sia circa l’affidabilità dei modelli di calcolo utilizzati per valutare il moto ondoso nella zona ove saranno posizionati i pontili, particolarmente in relazione a fenomeni di riflessione e risacca” e “se l’apertura (430 metri) di ingresso alla rada sia stata tenuta in debita considerazione e, nel caso, se siano stati pensati opportuni correttivi in merito”; e ancora, chiedeva “se è stato visionato lo studio delle correnti e gli effetti che la costruzione dei pontili potrebbe creare nel medio-lungo periodo alle zone circostanti (siamo nelle immediate vicinanze di Aree Marine Protette e di fronte ai vivai della mitilicoltura a Portovenere)”, nonché di “capire se è previsto un progetto di sostenibilità (raccolta differenziata, raccolta oli esausti, elettrificazione dei moli, etc.)” e “se esistono posti dedicati ai residenti e il rapporto con il tessuto urbano locale”. “Il progetto in oggetto – si legge nella risposta firmata dall’assessore Giampedrone e dalla dirigente Carnevale, risposta data anche in riferimento al riscontro dato in precedenza a una interrogazione di Pastorino sul medesimo tema – dovrà essere presentato dal Comune di Lerici al MTE (Ministero della Transizione ecologica, ndr), competente per l’espressione di compatibilità ambientale”. L’assessore osserva altresì che il progetto “dovrà contenere, accanto agli elaborati progettuali, anche i documenti tecnici necessari alla valutazione di tutti i probabili effetti rilevanti del progetto sull’ambiente, che verranno esaminati da questa regione nell’ambito della procedura nazionale”.

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