La passione per la bici e quella per la storia locale, questo il carburante del viaggio sulle due ruote di Marco Leoncini, partito oggi da Vezzano ligure in direzione del Sannio sulla rotta della deportazione romana dei Liguri apuani, avvenuta 2.200 anni fa. L’iniziativa si inserisce nel ricco programma promosso dal Consorzio Il Cigno, in sinergia con istituzioni e sodalizi locali, per ravvivare la memoria dell’evento storico e in generale della vicenda degli antichi abitanti di queste zone, andando altresì a rafforzare sempre più il legame con le comunità sannitiche. A salutare stamani il primo colpo di pedale verso Macchia di Circello, il sindaco Massimo Bertoni, il vice sindaco Simone Regoli, l’assessore Nadia Lombardi, la presidente della Pro loco Nadia Ferdeghini, il presidente del Cigno Silvano Zaccone. “È importante trovare il modo di coltivare e recuperare questi ricordi storici – ha affermato il primo cittadino – e crediamo di sensibilizzare in questo senso anche tutti i territori del Sannio. Un ringraziamento al Cigno, alla Pro Loco e naturalmente a Marco, che ci mette le gambe”. Originario di Filattiera e residente a San Terenzo, agente della Faunistica della Provincia di Massa Carrara, Leoncini non è nuovo a pedalate di questo tipo, che uniscono sport e storia. Ad esempio lo scorso anno ha percorso la Trafila garibaldina, dalle Valli di Comacchio fino a Cala Martina, Follonica: “E anche lì c’entra Spezia, perché fu Azzarini di San Terenzo a prendere a bordo Garibaldi portandolo in salvo”, ha ricordato il biker, pronto a imboccare l’Aurelia diretto nel Beneventano. “Stasera farò tappa a Pisa e il 24 settembre dovrei arrivare a destinazione”. Sempre il 24 lo raggiungeranno il vice sindaco Regoli e una delegazione del Cigno. Tra i punti toccati dal lungo itinerario, la frazione di Torrimpietra, comune di Fiumicino: “Si dice fosse chiamata Torre Bebiana – ha proseguito Leoncini – e Bebio era uno di quei consoli che aveva effettuato la deportazione; un dato toponomastico come questo diventa importante nell’incertezza sul percorso di 2.200 anni fa. Su questo non ci sono dati oggettivi, ma l’importante storico Lorenzo Marcuccetti indica come da Roma a Circello i 40mila deportati, con 25mila soldati, abbiano imboccato i tratturi, vie larghe cento metri che già esistevano nel IV-V secolo avanti Cristo”. In terra sannitica Leoncini porterà in omaggio magliette del Cigno e un libro dedicato alla storia di Vezzano scritto da Franco Bonatti, e soprattutto un messaggio di vicinanza tra aree non proprio a un passo, ma legate da un pagina di storia che parla di dolore e separazione ma che oggi lancia spunti di amicizia e collaborazione tra territori.
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