“Enel riprende a bruciare carbone, con una valutazione che passa sopra le teste degli spezzini e dentro i nostri polmoni. È la rappresentazione chiara di ciò cui siamo condannati per i prossimi sessant’anni per l’inerzia dell’amministrazione di centrodestra che governa Spezia e la Liguria. La città da quattro anni è ferma, senza voce, senza un progetto, senza una rappresentanza, senza una interlocuzione con i luoghi della decisione”. Lo afferma in una nota Italia viva con la coordinatrice provinciale Antonella Franciosi.
“Enel brucia carbone, oggi, senza che nessuna idea alternativa alla produzione di energia nell’area di Vallegrande sia stata pensata dall’amministrazione Peracchini per il nostro futuro immediato e per il disegno complessivo della città dei prossimi decenni. Certo che il piano energetico nazionale non dipende da chi amministra il territorio. Ma la giunta – tutta, non solo Peracchini, e anche le forze che la sostengono – si è arresa all’esistente, come se il nostro destino fosse ineluttabile, ancora prima di cominciare a difendere l’interesse della città. Non è tanto facile comprendere perché vogliano continuare ad amministrarci se poi non hanno intenzione di fare nulla. Nulla, si intende, a parte mettere telecamere di sorveglianza per incentivare il turismo”, conclude Franciosi.
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