Tolleranza zero nei confronti di chi abbandona i rifiuti sul territorio comunale sarzanese: dopo gli interventi di pulizia nelle aree degradate, che hanno portato al recupero e allo smaltimento di tonnellate di spazzatura abbandonata in numerose zone del comune, sono scattati i controlli a cura degli agenti della Polizia locale, che, coadiuvati dalle presenza di telecamere fisse e mobili, hanno elevato decine di sanzioni. “Contrastare quello che è un vero e proprio fenomeno di inciviltà è una nostra priorità – afferma Stefano Torri, assessore a Sicurezza, Polizia locale e Politiche per il contrasto al degrado -. Da tempo abbiamo messo in campo una risposta a questo indecoroso comportamento con la pulizia dei siti compromessi, con controlli e sanzioni. E’ inaccettabile che alcuni possano anche solo pensare di continuare indisturbati a deturpare l’ambiente e la città in cui vivono con comportamenti incivili e non più tollerabili. Chi non rispetta la città non rispetta i propri concittadini, e non tolleriamo né tollereremo comportamenti di questo tipo nel nostro comune”. Abbandonare i rifiuti significa violare il Regolamento comunale per la gestione dei rifiuti urbani e il TUA (Testo Unico Ambientale), distinguendo tra la persona fisica o giuridica autrice della violazione. Nel primo caso la sanzione va da un minimo di 50 a 300 euro, nel secondo scatta anche la sanzione penale.
Fra le zone controllate e dove è scattato il maggior numero di sanzioni ci sono le diverse aree verdi della città, Via Lago, Via Pecorina, Via Tavolara e Piazza Don Ricchetti (nella foto, uno scatto di qualche tempo fa). “È veramente avvilente continuare a constatare alcuni comportamenti – conclude Torri -. Le aree pubbliche sono aree di tutti, e dovrebbero essere trattate da tutti come casa propria. Chi abbandona i rifiuti in questo modo è un incivile che merita di essere sanzionato e la polizia locale, grazie soprattutto all’utilizzo di telecamere mobili, ha messo in campo controlli in molte zone del territorio a cui è seguita l’istruttoria della pratica fino alla contestazione della sanzione”.