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Monterosso celebra il poeta

“Ossi di seppia” lì dove nacque, a quarant’anni dalla morte di Montale

“Montale, le poesie, le vacanze e gli amori”, sul palco Lella Costa

Quarantennale dalla scomparsa di Eugenio Montale

Magica serata a Monterosso nel ricordo del quarantennale della scomparsa di Eugenio Montale. Dopo la passeggiata montaliana a cura del Parco Letterario Eugenio Montale, al Molo dei Pescatori si è tenuto il recital “Montale, le poesie, le vacanze e gli amori” con la partecipazione dell’attrice Lella Costa in una straordinaria cornice di pubblico, condotta da Marco Ferrari, direttore della rassegna “Monterosso un mare di libri”. Ha portato il saluto Emanuele Moggia, sindaco di Monterosso e i Grandi&Fanti hanno tenuto una performance dialettale.

Il poeta morì la sera di sabato 12 settembre 1981 e i funerali si svolsero il lunedì successivo, nel Duomo di Milano, presenti il capo dello Stato Pertini e il presidente del consiglio Spadolini. In quel caso riecheggiarono le strofe dedicate alla Cinque Terre. Dai dieci ai trent’anni, fatta eccezione per il periodo del servizio militare, Montale passò a Monterosso tutte le vacanze, trasformandolo nel pozzo delle sue sensazioni poetiche. L’ambientazione di “Ossi di seppia” ha il suo centro i fossati dalle pareti scoscese (che il poeta chiamava «botri») e i selvaggi agglomerati di sterpaglia, tra quei “cimelli” di canne, quegli orti assetati e le limonaie, petraie, greti, pendii battuti dal libeccio o dallo scirocco, dal maestrale o dalla tramontana.

Molta importanza della formazione poetica di Montale ha anche il mare delle Cinque Terre in rapporto con la terra collinare. Nel linguaggio poetico di Montale è entrata anche flora delle Cinque Terre, araucarie, pitosfori, eucalipti, tamarischi, agavi, carrubi, sambuchi e pure la fauna di un tempo: galletti di marzo, ghiandaie, balestrucci, picchio verde, folaghe, merli acquaioli. Ma soprattutto si deve ai suoi versi l’inconfondibile repertorio di colori che hanno reso famoso nel mondo questo pezzo di costa, da Punta Mesco a Portovenere. Da qui il doveroso omaggio per ricordare Eugenio Montale organizzato dal Comune di Monterosso, Parco Nazionale delle Cinque Terre, Consorzio Turistico Cinque Terre, Pro Loco Monterosso con il contributo di Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana, Sanlorenzo, Confartigianato e Cna La Spezia.

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