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Lunedì 13 settembre dalle 21

Al castello di Madrignano, un peana di luce per onorare il Sommo Poeta

Un ideale fascio di luce unirà Tirreno ed Adriatico per celebrare i settecento anni dalla morte di Dante Alighieri

Il castello di Madrignano

Il castello Malaspina di Madrignano, nel settecentenario della scomparsa di Dante Alighieri, partecipa all’iniziativa “Peana di luce” , una staffetta luminosa “dal Mare ai Monti”. Il castello onora la memoria del Sommo Poeta con la mostra fotografica: “Dante in Lunigiana” del fotografo montebellese Lorenzo Pecunia. Il peana avrà inizio lunedì 13 settembre alle 21 su tutto il percorso.

Peana di luce” è un progetto ideato dall’Archeclub Apuo-Ligure dell’Appennino Tosco-Emiliano con il patrocinio del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, delle Regioni Toscana, Liguria ed Emilia Romagna, di altri enti, parchi, associazioni e comuni. Un telegramma ottico, che partirà dalla natìa Toscana e attraverserà i luoghi danteschi, citati o frequentati dal Poeta: dalla Pania della Croce di Stazzema, passando di vetta in vetta, di castello in castello, raggiungerà Ravenna, al dantis sepulchrum dove Padre Ivo Laurentini della Chiesa di San Francesco, custode della tomba del Sommo, accompagnato da Oliviero Resta, presidente dell’associazione “Il Cammino di Dante”, riceverà l’ultimo segnale in arrivo.

Il percorso ligure riguarda: Luni, Lerici, Porto Venere, Ameglia, Sarzana, Castelnuovo Magra, Santo Stefano Magra, Vezzano Ligure, Castello di Madrignano di Calice al Cornoviglio e Beverone di Rocchetta Vara, tutte in provincia della Spezia, fino al confinante Passo dei Casoni con la Toscana. Il segnale luminoso che unirà il Mar Tirreno al Mar Adriatico risveglierà un’emozione sola, nel buio della sera. Una luce per celebrare l’attualità e la forza della Divina Commedia. Tante luci unite per onorare Sommo Poeta e quanto ha significato e significa tuttora, per il mondo intero.

Un staffetta di luci per festeggiare il valore universale della poesia di Dante, da sempre un elemento fondativo dell’identità culturale italiana e della sua affermazione nel mondo. Luci di diversa origine, per chi della luce è stato e rimane il poeta per antonomasia. L’iniziativa è stata curata dalla presidentessa dell’Archeoclub, Angela Magnotta, da Martino Squeri e dalla vicepresidente Anna Guidi.

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