Ancora una truffa in rete: questa volta a farne le spese è stato un 51enne residente in Alta Lunigiana che si è visto cambiare il gestore del gas senza aver prestato il minimo consenso. Purtroppo, le tecniche utilizzate per truffare gli ignari cittadini sono sempre più “complesse”, vere e proprie tecniche pensate e studiate a “tavolino”. Veniano ai fatti. Nel mese febbraio scorso, il lunigianese, come solito fare, invia la lettura dei consumi del gas al proprio gestore di distribuzione ma, anziché la bolletta, riceve la comunicazione che non è più loro cliente e che era passato, a decorrere dal precedente mese di gennaio ad altro gestore, una multinazionale con sede a Roma, che poi si scoprirà essere estranea alla vicenda. Al malcapitato non resta che altro da fare che rivolgersi ai carabinieri.
Poche decine di euro il guadagno del truffatore, la sola intermediazione, grave il danno per il lunigianese che ha dovuto, per ora sostenendo le relative spese, ripassare al vecchio gestore. Il truffatore è stato quindi denunciato alla magistratura apuana per “truffa” e “sostituzione di persona”. A seguito di questa vicenda i Carabinieri traggono spunto per raccomandare ancora una volta a “tutti” di «prestare la massima attenzione alle proposte, ancorché allettanti, fatte telefonicamente da non meglio definiti “call center”, da loschi “procacciatori d’affari” che si presentano a casa proponendo contratti super “vantaggiosi”, si possono nascondere vere e proprie truffe: mai far vedere documenti, mai fornire dati personali, mai dare numeri di contratti in essere. In caso di difficoltà, dubbi, perplessità i carabinieri sono pronti a fornire consigli o come in questo caso a smascherare queste persone prive di scrupoli che approfittano di coloro che sono più esposti economicamente».