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Ennesima fregatura

Cambia gestore gas senza saperlo: i carabinieri smascherano truffatore

Un'altra truffa online: a farne le spese è stato un 51enne residente in Alta Lunigiana. Denunciato un 36enne italiano

Carabinieri controllano contatore

Ancora una truffa in rete: questa volta a farne le spese è stato un 51enne residente in Alta Lunigiana che si è visto cambiare il gestore del gas senza aver prestato il minimo consenso. Purtroppo, le tecniche utilizzate per truffare gli ignari cittadini sono sempre più “complesse”, vere e proprie tecniche pensate e studiate a “tavolino”. Veniano ai fatti. Nel mese febbraio scorso, il lunigianese, come solito fare, invia la lettura dei consumi del gas al proprio gestore di distribuzione ma, anziché la bolletta, riceve la comunicazione che non è più loro cliente e che era passato, a decorrere dal precedente mese di gennaio ad altro gestore, una multinazionale con sede a Roma, che poi si scoprirà essere estranea alla vicenda. Al malcapitato non resta che altro da fare che rivolgersi ai carabinieri.

Le indagini consentono di far luce sulla vicenda: il contratto era stato depositato on-line da un procacciatore di clienti con modalità “porta a porta” e che la relativa documentazione era stata inviata via mail; indirizzo mail di seguito disconosciuto dalla vittima così come la modulistica prodotta per la stipula del contratto. I Carabinieri sono riusciti però a raccogliere gli elementi necessari per individuare il truffatore, un 36enne di origini campane, residente in Veneto, con specifici precedenti di Polizia. Dalle indagini è emerso che il 36enne si era spacciato, presso la citata multinazionale, come titolare di una ditta di intermediazione con sede in Lunigiana, in realtà inesistente.

Poche decine di euro il guadagno del truffatore, la sola intermediazione, grave il danno per il lunigianese che ha dovuto, per ora sostenendo le relative spese, ripassare al vecchio gestore. Il truffatore è stato quindi denunciato alla magistratura apuana per “truffa” e “sostituzione di persona”. A seguito di questa vicenda i Carabinieri traggono spunto per raccomandare ancora una volta a “tutti” di «prestare la massima attenzione alle proposte, ancorché allettanti, fatte telefonicamente da non meglio definiti “call center”, da loschi “procacciatori d’affari” che si presentano a casa proponendo contratti super “vantaggiosi”, si possono nascondere vere e proprie truffe: mai far vedere documenti, mai fornire dati personali, mai dare numeri di contratti in essere. In caso di difficoltà, dubbi, perplessità i carabinieri sono pronti a fornire consigli o come in questo caso a smascherare queste persone prive di scrupoli che approfittano di coloro che sono più esposti economicamente».

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