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Ca' carnevale

“Via Ghigliolo, riassegnazione bene nel più breve tempo possibile”

In Sala della Repubblica un convegno dedicato ai venticinque anni della Legge su confisca e riutilizzo dei beni.

'Il bene confiscato come bene comune'

“Siamo dispiaciuti per il momento spiacevole verificatosi nell’ultimo periodo per l’immobile di Via Ghigliolo, ma del resto alle indicazioni delle autorità dello Stato si deve sempre osservare adempienza. E soprattutto ci tengo a sottolineare la ferma e decisa volontà dell’amministrazione comunale a lavorare per fare in modo che venga destinato nuovamente e nel più breve tempo possibile, anche concertando il discorso con le associazioni del territorio, a un utilizzo sociale”. Così oggi pomeriggio la sindaca di Sarzana, Cristina Ponzanelli, toccando il tema della recente revoca della concessione di Ca’ Carnevale all’ampia configurazione di realtà sociali a cui era stato assegnato nel 2017. La prima cittadina, intervenuta a Il bene confiscato come bene comune, convegno organizzato da Cgil e Spi Cgil della Spezia, Libera, Associazione L’égalité e Agesci Liguria per fare un bilancio a venticinque anni dall’approvazione della Legge sulla confisca dei beni alla mafie ed il loro riutilizzo sociale, ha altresì menzionato in merito il progetto del Quarto piano di Via Landinelli, ricordando infine che la futura caserma sarzanese della Guardia di finanza sarà un immobile confiscato. “La collaborazione con Sarzana è straordinaria su tutti i fronti e lo sarà anche sul tema della riassegnazione dei beni confiscati, quello di Via Ghigliolo in particolare”, ha osservato il prefetto, sua eccellenza Maria Luisa Inversini. E anche Lara Ghiglione, segretaria provinciale della Cgil, ha dedicato un passaggio del suo intervento a Ca’ Carnevale: “Colgo positivamente le parole della sindaca su Via Ghigliolo per chiedere, come mi pare abbia preannunciato, piena condivisione di criteri e obbiettivi del nuovo bando per l’utilizzo del bene”, ha affermato, parlando di Quarto piano e Ca’ Carnevale come di “contesti virtuosi di progetti trasversali e condivisi che hanno visto parte attiva varie associazioni del territorio e l’amministrazione comunale. Beni aperti a proposte e attività qualificanti, luoghi di accoglienza straordinaria soprattutto per i giovani nella fase di costruzione della loro coscienza civica e sociale”.
Il partecipato incontro, tenutosi in Sala della Repubblica e moderato da Luciano Silvestri, responsabile legalità e sicurezza Cgil nazionale, ha visto il saluto del questore Silvia Burdese e gli interventi del prefetto Bruno Corda, direttore dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati, del presidente della Commissione antimafia della Regione Liguria, di Roberto Centi (‘La proposta di legge regionale sul riutilizzo dei beni confiscati’), del vice presidente di Libera Davide Pati (‘Beni e aziende confiscate in Liguria: lo stato dell’arte’), del presidente di L’égalité Paolo Rissicini (‘Un’esperienza di riutilizzo sociale del territorio: il Quarto piano), del segretario generale Spi Cgil Liguria Ivano Bosco (‘I campi della legalità: il valore educativo nell’incontro tra generazioni’) e di Giuseppe Massafra, segretario nazionale Cgil (‘Normative e buone prassi: i progressi fatti e le conquiste ancora da realizzare’).

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