C’è un sostanziale ottimismo, che la prossima settimana potrebbe tramutarsi in sospiro di sollievo dopo due mesi di apnea. Ad oggi, e dopo oltre due ore di sopralluogo, non sono state sollevate, da parte delle autorità competenti, particolari criticità che impediscano di aprire lo stadio “Alberto Picco” per Spezia-Udinese di domenica 12 settembre.
Era il massimo che si poteva ottenere a questo punto. Entro martedì prossimo, la Commissione provinciale di vigilanza e la Lega calcio di serie A prenderà una decisione definitiva sulla possibilità di aprire l’impianto spezzino per la terza giornata di campionato, la prima utile. Il clima collaborativo e il costante contatto tra tutti gli attori in gioco ha permesso di arrivare ad un passo da un traguardo che a inizio luglio sembrava impensabile.
Emissari di Prefettura e Questura per valutare gli aspetti legati all’ordine pubblico, in particolare personale della Digos, i Vigili del Fuoco per considerare le prescrizioni antincendio, e poi personale del Coni, dell’Azienda sanitaria 5, tecnici della sicurezza per la parte acustica e impiantistica. Con loro Carlo Longhi, ispettore infrastrutture per conto della Lega di serie A.
Accompagnati dal progettista, l’architetto Gino Zavanella, e dal direttore dei lavori Bruno Agates con personale della ditta costruttrice. E soprattutto, per quanto riguarda lo Spezia Calcio, dal presidente Philip Platek in persona più una buona fetta della dirigenza, compreso il responsabile strutture Riccardo Lazzini.
Una camminata iniziata a metà pomeriggio, che si è soffermata su molti dettagli. Il gruppo si è mosso tra gli spalti, la parte sottostante, la zona degli impianti e le aree esterne. Fondamentalmente la parte strutturale della nuova Curva Piscina è terminata, mancano alcuni dettagli che saranno valutati durante un ulteriore sopralluogo. Quello decisivo.