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Previsti altri arrivi

Afghanistan e accoglienza: due famiglie sono arrivate alla Spezia

Il prefetto Inversini: "Gli spezzini hanno mostrato enorme sensibilità".

Le operazione di evacuazione dall'Afghanistan

La Prefettura della Spezia che si sta coordinando con le realtà locali che hanno dato disponibilità all’accoglienza. Il primo dato confermato è l’accoglienza di due famiglie afghane, con bambini, che hanno già trovato ospitalità in due strutture del territorio.
“Nella tarda serata di ieri sono arrivate due famiglie di profughi afghani con bambini, che hanno trovato ospitalità in due appartamenti situati nel territorio provinciale – si legge in una nota della Prefettura -. Le famiglie saranno seguite dalle cooperative che già gestiscono i centri per migranti in convenzione con la Prefettura ed hanno già avuto una prima assistenza”.
“Si tratta di richiedenti protezione internazionale, la cui riservatezza deve essere tutelata anche in ragione delle loro storie personali, per i quali il Prefetto Inversini ha già preso intese affinchè i documenti relativi al soggiorno siano rilasciati nel più breve tempo possibile – si legge ancora – . Sono già state avviate le procedure con la Asl 5 per consentire a chi ne faccia richiesta di essere sottoposto alla vaccinazione contro il Covid”.
“Nei prossimi giorni è previsto l’arrivo di un analogo gruppo di famiglie con minori per i quali la Prefettura ha già individuato le strutture dove accoglierli – prosegue la nota -. Allo stato non si hanno conferme di ulteriori arrivi nel territorio spezzino, ma in ogni caso la macchina dell’accoglienza è pronta grazie alla rete di solidarietà attivata dai comuni, dal Terzo Settore e dai privati”.

Caritas la Spezia nei giorni scorsi aveva annunciato la piena disponibilità ad accogliere (leggi qui). In questi giorni si è aggiunta anche la neonata rete “Sos Afghanistan”, della quale fanno parte associazioni, sindacati, partiti politici e semplici cittadini, che proprio nella giornata di ieri ha incontrato il prefetto (qui). “La comunità spezzina si è dimostrata molto sensibile al tema e le idee sono tante” – ha dichiarato Maria Luisa Inversini- “Occorre dare a queste famiglie il tempo di elaborare quanto è accaduto ed il cambiamento di prospettive di vita che ne è conseguito, poi potremo avviare iniziative congiunte che vanno ad integrare quelle già offerte dai gestori delle cooperative ed anche pensare a forme di inserimento lavorativo. Per le donne molto probabilmente occorrerà vincere anche la barriera linguistica, oltre che quella culturale, ma è una battaglia che merita di essere combattuta come restituzione della collaborazione data al nostro contingente in Afghanistan”.

In tutto il territorio regionale, a partire dai giorni scorsi, sono arrivate 206 persone alla base militare di Savona e, come riporta Ansa, nelle quattro province del totale 45 persone saranno a Genova, 21 a Savona, 17 alla Spezia e 7 a Imperia. Altre dieci persone entro oggi verranno accompagnate a Genova e Imperia. I nuclei famliari non verranno divisi.

La Prefettura di Genova non esclude al momento l’arrivo di altri profughi afghani in regione, ma non è ancora certo. I prefetti liguri si stanno attrezzando per accogliere fino a un massimo di 300-350 profughi. Nei prossimi giorni continueranno le operazioni, volte all’accoglienza in altri territori regionali, del centinaio di persone rimaste a Sanremo.

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