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Saliceti

Digestore, il Difensore civico scrive al ministro

Il difensore civico Francesco Lalla

Il Difensore civico della Liguria, dottor Francesco Lalla, nella sua veste di Garante regionale per il diritto alla salute, ha scritto al ministro dell’ambiente Roberto Cingolani, in merito al progetto del biodigestore di Saliceti, per conoscere “le proprie determinazioni riguardo alla parte attinente il possibile inquinamento del bacino idrico, adducente acqua potabile per molte migliaia di abitanti della provincia della Spezia”. A darne notizia sono i comitati Sarzana, che botta!, No Biodigestore Saliceti, Acqua Bene Comune e le associazioni Cittadinanzattiva e Italia Nostra, rivoltisi il mese scorso al Difensore civico “lamentando – così i sodalizi in una nota – la mancata risposta del ministero alla petizione del marzo scorso con la quale si sollecitava un intervento urgente per la tutela delle acque in presenza di un possibile danno ambientale”.

“La garanzia del rischio zero, un tempo pretesa dalla senatrice Pucciarelli come condizione per dare via libera all’impianto, non esiste. Oggi la senatrice è silente. La Regione si è limitata a prescrivere una sonda a valle di serbatoi, che possa rilevare l’inquinamento e dare l’allarme. Ma a quel punto la frittata sarebbe fatta e l’unica alternativa sarebbe la chiusura dei pozzi di Fornola”, aggiungono gli arrivisti, lamentano che “né dal ministro Costa prima, né dal suo successore sono arrivati atti concreti”.
“Restano ancora senza fattiva risposta gli appelli per un intervento presso il ministro Cingolani rivolti da comitati e associazioni al ministro Andrea Orlando, ai sottosegretari Andrea Costa e Stefania Pucciarelli, ai parlamentari Raffaella Paita e Lorenzo Viviani, tutti, almeno a parole, contrari al progetto”, concludono comitati e associazioni.

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