LA REDAZIONE
Scrivici
PUBBLICITÀ
Richiedi contatto
Il 12 settembre l'esordio

Zavanella al Picco: "Sforzo da record, ad oggi alla Spezia dico solo: chapeau!"

Il progettista entusiasta: "Mai capitato di avere i permessi in tempi così rapidi". Da oggi la Curva Piscina sarà elevata ulteriormente. "Sono fiducioso che staremo nei tempi".

Il cantiere della curva Piscina

Inizia oggi l’ultima fase di costruzione della Curva Piscina dello stadio “Alberto Picco”. Si eleva ulteriormente il settore ospiti, già cresciuto e ormai visibile anche da Via Fieschi almeno dalla metà di agosto. Ieri pomeriggio l’architetto Gino Zavanella, progettista del rinnovato impianto, ha svolto un sopralluogo al cantiere. L’ennesimo per il professionista, che ama rendersi conto di persona. “C’è un direttore dei lavori e non mi sovrappongo, ma mi piace essere presente anche fisicamente quando posso”, racconta a CDS.
E ciò che sta vedendo non solo lo soddisfa, ma per molti versi lo ha anche stupito. “E’ un grandissimo sforzo, una grande scommessa quella che stiamo facendo. Teniamo presente che la tribuna sarà di 3.200 posti; costruirla in poco più di un mese e mezzo è un capolavoro. In quasi cinquant’anni di carriera, non avevo mai visto una cosa simile. Spero tanto si riesca a far giocare lo Spezia in casa sin dal 12 settembre”.

Tutto fino ad oggi è filato liscio, grazie anche ad una macchina della macchina burocratica che ha funzionato a meraviglia. “Mai capitato di avere i permessi in tempi così rapidi, mai capitato di vedere una disponibilità così assoluta da parte degli enti proposti. Un caso, per quanto mi riguarda, unico, di scuola. Comune della Spezia, amministrazione, Prefettura, Questura, Vigili del Fuoco. Alla realtà spezzina posso dire solo una cosa ad oggi: chapeau!”.
Il risultato è a portata di mano, ma conta davvero ogni minimo dettaglio, ammonisce il progettista. “Ci sono tanti inconvenienti che possono succedere. Bastano due fori sbagliati ,sulle migliaia che si devono fare, che sballano e una misura e obbligano a tornare indietro. E’ un meccano che si fa bullone dopo bullone. Se ce la faremo, e io credo si possa fare, sarà stata davvero un’impresa. Ma conta ogni minuto”.
Solo allora si inizierà a ragionare sulla fase successiva. Ovvero su come procedere a partire dalla prossima estate con l’ampliamento della tribuna. “L’impegno che c’è stato, dallo Spezia Calcio all’impresa costruttrice e fino all’amministrazione, è stata tale per cui il tempo per pensare al dopo non lo abbiamo avuto. Abbiamo già l’incarico di vedere modi e tempi per ammodernare tutto il Picco. Per adesso posso dire che il Picco non verrà demolito. Per quest’anno avremo quattro settori diversi l’uno dell’altro, che dovremo cercare di armonizzare”.

Più informazioni
leggi anche
Stadio Picco
La prospettiva
La serie A chiede di abbassare il limite della capienza degli stadi a 13mila posti