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Somministrate 45 dosi

L’ambulatorio mobile diventa hub vaccinale per i senza dimora

La postazione è stata allestita alla Stazione centrale. Tavolo delle povertà, Guerrizio: "Nuovo step di una campagna già avviata". Il direttore Cavagnaro: "Asl deve essere presente". Somministrate 200 dosi tramite i canali del terzo settore.

L'ambulatorio mobile del Tavolo delle povertà diventa hub vaccinale

L’ambulatorio mobile diventa hub vaccinale. Nel tardo pomeriggio di oggi quarantacinque persone senza dimora hanno ricevuto il monodose Jannsen. La postazione è stata allestita in prossimità della sezione della Polizia ferroviara. L’ambulatorio è nato da un progetto specifico del Tavolo delle povertà, sostenuto da una fitta rete di associazioni,
Tutto è stato organizzato nei minimi dettagli e nelle immediate vicinanze è stata allestita anche un’area d’attesa post vaccinazione, come prevede la prassi. Ed è così che le associazioni che sostengono l’ambulatorio mobile ed Asl 5 compiono un altro passo per garantire la copertura per tutti, anche a chi sta affrontando le sfide troppo dure della vita. Al momento hanno aderito a questa fase parte di campagna vaccinale all’incirca 200 persone: molte di loro sono passate tramite le strutture dove sono ospitate, arrivando agli hub presenti in provincia. Altre sono state intercettate dai canali che contraddistinguono le attività del terzo settore: raggiungere gli invisibili con discrezione.

“Delle quarantacinque prenotazioni raccolte – spiega la referente del Tavolo delle povertà Eloisa Guerrizio– cinque sono donne. Questa opportunità è stata resa possibile dal lavoro di squadra di tutti e dalla disponibilità di Asl 5 che si è impegnata attivamente per reperire le dosi e garantire il percorso adeguato per tutti. Questa fase della campagna vaccinale è delicatissima: i senza dimora sono difficili da intercettare, sono persone che affrontano sfide durissime ogni giorno. Abbiamo lavorato molto sui canali che già conosciamo a partire dalle mense per arrivare anche alle attività mediche dell’ambulatorio che assolve anche il compito di informare le persone. Quello di oggi è un altro step. Noi ci siamo, sempre”.
Il vaccino è un’opportunità per tutti e in Italia è garantito dalla sanità pubblica. L’hub vaccinale mobile è un gradino in più rispetto a quanto già messo in campo nei mesi scorsi, partendo da Caritas e le strutture che gestisce per arrivare alle Colazioni con il sorriso e le mense, e che ha portato anche a rintracciare non soltanto i senza dimora ma anche persone che da un momento all’altro si sono ritrovate in serie condizioni di difficoltà e che non avevano l’opportunità di accedere, anche per una questione di barriere linguistiche, al servizio di prenotazione.
“L’Asl deve essere presente per queste persone – ha dichiarato ai taccuini di Città della Spezia il direttore dell’Asl 5 Paolo Cavagnaro – che non hanno dimora, ma comunque sono vivono in maniera più stabile nel territorio spezzino. C’è anche un interessamento in questo ambito da parte della prefettura, con un’attenzione particolare al tema dei Cas. E’ stata fatta un’azione importante per intercettare questa fascia di popolazione”.

Al momento, come detto, sono più di 200 le dosi somministrate in base alle circostanze sanitarie: allergie, età, possibilità di accedere alla seconda dose. Un contesto particolare dove per ovviare ogni criticità in sede di vaccinazione sono stati messi a disposizione anche dei mediatori culturali.
“Nelle 200 persone vaccinate rientrano quelle arrivate nei centri e accompagnate negli stessi – spiega Samantha Di Marco uno dei coordinatori infermieristici degli Hub vaccinali per Asl 5 – . E’ motivo di soddisfazione riuscire a cogliere grazie alle associazioni che ci hanno supportato, attraverso i mediatori culturali, anche i cittadini stranieri. Abbiamo avuto la fortuna di avere alle spalle una direzione strategica accogliente con il dottor Cavagnaro e la dottoressa Massei. Questa fase della campagna vaccinale proseguirà seguendo questa linea”.

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