LA REDAZIONE
Scrivici
PUBBLICITÀ
Richiedi contatto
"per essere degni del nostro passato"

"La Spezia, città di Exodus, si impegni insieme al governo per aiutare i profughi afgani"

Intervento del Coordinamento AvantInsieme.

La partenza delle navi Exodus, Fede e Fenice nel maggio del 1946

Assistiamo in questi giorni ad eventi che segneranno la geopolitica mondiale per anni, le immagini della caduta di Kabul ci riportano ad altri crolli e ad altre sconfitte che hanno causato sofferenze decennali a centinaia di migliaia di persone costrette a scappare e a vivere in un perenne esilio. La missione ISAF è rimasta per venti anni nel paese, e ha permesso che tanti afgani conoscessero tramite i soldati occidentali un briciolo di modernità. Nel caos di un paese che non è mai riuscito a creare un governo forte e stabile e dove l’amministrazione locale era spesso delegata ai signori della guerra alcune nicchie di democrazia e sviluppo hanno permesso ad alcune donne di liberarsi dal Burqa, ai giovani di studiare in scuole laiche e non solo nelle madrase, a reti televisive e giornali di aprire lo sguardo del paese al mondo.
L’attività e la sicurezza stessa dei nostri militari era spesso supportata da interpreti e collaboratori afghani, che costituivano un ponte fondamentale per comunicare con le comunità locali. Oggi questi collaboratori sono a rischio, e insieme a loro sono a rischio le loro famiglie. Sono ricercati dai Talebani per il loro aiuto agli “stranieri”, sono considerati nemici per avere creduto che l’Afghanistan potesse avere un futuro diverso, il futuro che i Talebani vogliono ora
distruggere con la sharia. Tante unità militari che hanno base nel nostro territorio si sono avvicendate in più turni in Afghanistan e la loro permanenza è stata supportata da questi collaboratori. La Spezia, città del Premio Exodus, ha, nei mesi immediatamente successivi alla Seconda guerra mondiale, dato accoglienza a migliaia di ebrei sopravvissuti ai campi di sterminio, ha aiutato queste persone dividendo il poco cibo e i pochi ricoveri a disposizione dopo anni di povertà e bombardamenti. Per essere degni del nostro passato e per evitare che il premio Exodus, assegnato ogni anno, sia solo una manifestazione vuota e consacrata alla retorica chiediamo al Sindaco e alla Giunta un impegno concreto, insieme al governo e agli altri comuni italiani per aiutare queste persone.

Coordinamento AvantInsieme La Spezia

Più informazioni
leggi anche
Carne al vado
Nuova uscita
‘Carne al vado’, nel romanzo di Morescalchi la vicenda degli ebrei salpati dalle acque spezzine
La partenza delle navi Exodus, Fede e Fenice nel maggio del 1946
La spezia “porta di sion”
Una tesi di laurea sui testi letterari di Maria Luisa Eguez