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Appuntamento il 20 agosto

Papà Matteo affronta il "suo" Everest per ringraziare il Gaslini

Il ciclista ha scelto una salita di Tivegna per la sdida lanciata da Everestingitaly: dovrà percorrerla fino a raggiungere il dislivello della cima più alta del mondo.

Matteo Marcheschi

Matteo Marcheschi è un ciclista ma anche un marito e padre di tre splendidi bambini. Alla nascita dell’ultimo però ha provato tanta paura, perché sua moglie e il piccolo in arrivo hanno avuto a che fare con il Covid. Le condizioni della futura mamma si facevano sempre più preoccupanti e quindi, i medici hanno dovuto prendere delle scelte difficili ma che hanno permesso poi a tutta la famiglia di potersi riabbracciare serenamente. Un lieto fine che ha spinto Matteo a compiere un’impresa tosta al fine di raccogliere una donazione per chi ha fatto tanto per la sua famiglia.
Parte da qui una nuova fase per lui e la voglia di mettersi alla prova cogliendo la sfida lanciata da everestingitaly.com. Matteo ha scelto la salita di Tivegna che affronterà in sella alla sua bici e la ripeterà fino a percorrere il dislivello in ascesa di 8.848 metri dove è posta la cima del monte Everest. Tutto è tracciato tramite gps e verificabile dall’app di Strava. Matteo partirà per affrontare il “suo” Everest il 20 agosto alle 20.30 e proseguirà fino al giorno successivo.
“In questa sfida ci sono poche regole ma tra queste è fondamentale fare il percorso ‘tutto d’un fiato’ – racconta Matteo ai taccuini di Città della Spezia -, o meglio: si possono fare delle soste senza dormire. Il controllo finale verrà fatto con l’app Strava. Avevo già tentato questa impresa prima provando a fare dalla Foce al Parodi e mi ero fermato, stremato, a 5.700 metri di dislivello. Qualche mese più tardi, a settembre, ho provato a Montedivalli arrivando a 9.057 metri in 21 ore”.
Tanta fatica, un’impresa titanica per dire semplicemente “grazie”. “Ad aprile è nato il mio terzo bambino – racconta – ma è dovuto nascere d’urgenza al San Martino di Genova perché mia moglie aveva il Covid. Era una situazione delicatissima. Dopo tanti controlli il bimbo è nato ma ha dovuto superare un lungo periodo di ricovero al Gaslini di Genova. Noi fino al 25 di aprile non abbiamo potuto riabbracciarli, adesso siamo tutti insieme”.
L’evento è organizzato con la collobarazione dell’associazione Gaslini. Per sostenere l’iniziativa sarà possibile donare cliccando: qui.
“La raccolta in favore del Gaslini – conclude – è molto importante e per divulgarla il più possibile ho preso contatto con l’associazione Gaslini. Il link è già attivo e chi vorrà aiutarci potrà farlo”.

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