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"che fine ha fatto accordo per marola?"

"Arsenale, no a polemiche tra istituzioni. Si apra confronto con governo"

L'intervento del Circolo Pd di Cadimare, Campiglia e Marola.

Panorama della città

“In seguito al dibattito innescato dall’intervento sulla stampa dell’ammiraglio Lazio (QUI, ndr) e della successiva risposta del sindaco Peracchini (QUI, ndr) è riemerso uno dei principali problemi della nostra città: il rapporto tra la città e un impianto arsenalizio che occupa le stesse aree e linee di costa che occupava più di un secolo e mezzo fa nonostante il ridimensionamento delle attività in esso svolte, della mutata posizione geostrategica, della crisi delle partecipazioni statali legate all’armiero, ecc ecc… Giusto quindi il rilievo del sindaco quando evidenzia che ci sono 95 ettari di città sotto servitù militare (in comodato d’uso da 150 anni dice) e chiede in modo retorico all’ammiraglio se tutti gli spazi siano utilizzati veramente”. Si apre così la nota diffusa dal Circolo Pd Cadimare, Campiglia, Marola.

“Se il sindaco è consapevole, come crediamo, dell’importanza di questo problema – continua l’intervento – ci chiediamo come mai lo sollevi con questa forza solo dopo quattro anni di mandato e in un intervento rivolto quasi esclusivamente a caricare all’ammiraglio tutte le responsabilità per i rapporti non buoni della Marina Militare col Comune. A nostro parere sul problema dell’ammodernamento dell’arsenale e della contestuale restituzione di aree e linee di costa alla città, non c’è bisogno di polemiche tra le istituzioni ma di chiamare a raccolta le forze politiche, sociali, di categoria del territorio per aprire un confronto col Governo. Il futuro di una città capoluogo di provincia non può dipendere dal carattere dell’ammiraglio di turno. Può dipendere invece molto dal sindaco se sa fare il suo mestiere”.

“Infine – concludono dal Circolo – il sindaco cita come successo il recupero di strutture militari a Cadimare senza dire che l’accordo era stato siglato dall’amministrazione precedente ma, come giustamente è stato fatto notare, dimentica Marola, il paese simbolo degli espropri militari che, con la costruzione dell’arsenale, ha dovuto rinunciare al suo mare diventando periferia urbana. Eppure per Marola un passo in avanti era stato fatto, lo ricorda anche la Mutuo Soccorso. Infatti, sempre l’amministrazione Federici di centrosinistra, assieme all’accordo per Cadimare siglato il 6/6/2017, stilava con la Marina un rapporto di locazione per un’area di circa 6000 mq adiacente a quella di San Vito da destinare a uso pubblico per le esigenze di spazi a mare del borgo di Marola. Che fine ha fatto la pratica in questione? Sarà ancora una volta colpa dell’ammiraglio o giace, come pensiamo noi, in qualche cassetto del Comune?”.

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