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La grande conferma della Tarros Spezia è Alessio Bolis

Alessio Bolis

Al di là delle varie partenze che ossequia, la Tarros Spezia celebra il ritorno del mai dimenticato playmaker Kuntic, annuncia l’arrivo del figlio d’arte Vignali (ala-pivot il cui padre fu mattatore dalle nostre parti negli Anni 70/80) e dà benvenuto quasi come a un potenziale profeta in patria alla guardia-ala Ramirez: giovane spezzino di origine dominicana. In tale e tanta girandola tesa a rafforzare la squadra in vista della prossima Serie C Gold, non s’è omesso di ricordare le conferme, ma forse la principale di queste ultime merita particolare omaggio ed è quella dell’ala-guardia Alessio Bolis.
Una Tarros che non ha trattenuto i lituani Suliauskas e Kibildis non ha voluto assolutamente rinunciare a lui, impeccabile nel rendimento che ha garantito nella scorsa stagione sportiva, la prima per lui alla Spezia.
“Mi sono trovato molto bene qua – Bolis oggi si guarda indietro – e del resto io non ho mai avuto problemi ovunque sia stato, né nel biennio a Montecatini, né nell’anno a Soresina in provincia di Cremona”.

Anche della Serie B difatti nel suo bagaglio, anzi pure della A, poiché a Brescia dopo tanto settore giovanile fece capolino nella medesima 1.a squadra. “Ho iniziato lì – spiega Alessio – in fondo sono di Adro, nato nel ‘97 ad Iseo, comunque provincia bresciana. La fidanzata invece l’ho a Montecatini; dopo tanta palestra dalle mie parti, a giorni passo a prenderla e ce ne andiamo in vacanza in Sicilia, dove lei ha qualche parente. Ci vogliono un po’ di ferie, all’indomani d’un campionato lungo fino all’estenuazione, che ci ha portato tanto lontano forse persino un po’ a sorpresa. Peccato averlo chiuso così, con quella B sfuggita sul filo di lana, nonostante mille battaglie vinte prima”.
A proposito a Montecatini Terme s’è accasato Casoni, un altro pezzo da novanta che ha fatto le valige, come i due baltici. Non sarà facile rimpiazzarli. “Io credo che la dirigenza bianconera – commenta – abbia provveduto da par suo, poiché stiamo parlando di dirigenti altamente competenti, alla loro sostituzione. Per il resto lasciamo lavorare lo staff tecnico a cominciare da mister Bertelà. Io credo che ritentare la promozione in B nell’annata 2021/22 non sia proibitivo, anche se importante sarebbe non avere subito tra i piedi una compagine “ammazza-tutti”, com’è accaduto con la Pielle Livorno nella ‘20/21. Speriamo che stavolta non ci crei tanti grattacapi magari Siena o la stessa Montecatini”.

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