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Guide turistiche: tra ripartenza a metà e timori per la zona gialla

L'intero comparto del turismo è in ripresa, ma non per tutti. Le guide spezzine raccontano come è cambiato il mestiere ricordando che il fenomeno dell'abusivismo resta.

Una guida insieme a un gruppo di turisti

La stagione turistica sorride alla città. Il turismo di prossimità, con gli italiani che premiano il paese natio ai quali si aggiungono anche tanti francesi. Lenta ma in progressione anche la presenza degli americani.
Risentono in maniera positive le strutture ricettive, la ristorazione. Nel mare magnum del turismo ci sono tanti professionisti che, rispetto ad altri, hanno accusato maggiormente la pandemia: sono le guide turistiche.
Molte di loro hanno retto meglio il colpo, altre invece si sono completamente reinventate usando le proprie capacità anche per coinvolgere maggiormente gli spezzini stessi coccolandoli proprio come se fossero “turisti a casa propria”. In questo contesto di ripresa, per alcuni aspetti ancora molto lenta, fanno ancora capolino degli abusivi che senza tesserino si improvvisano guide del territorio. A confermarlo sono proprio le guide turistiche spezzine, contattate da Città della Spezia.

Serena Bertolini presidente di Agtl della Spezia spiega: “L’aumento dei turisti è sicuramente un aspetto positivo, noi guide siamo un po’ meno coinvolte perché per lo più si tratta di turisti individuali che non si avvalgono di questa professionalità. Fortunatamente qualcosa è ripartito anche per noi: sono tornati, in misura limitata, gli americani quindi siamo riusciti a fare alcuni tour siamo riusciti a farlo. Un po’ di ossigeno è arrivata anche il ritorno delle navi da crociera Mein Schiff e Msc. Certo, rispetto al 2019 è molto poco, però è una ripartenza rispetto al 2020 che ha determinato un blocco totale”.
“Purtroppo il problema abusivi non si è risolto – aggiunge -, quelle poche volte che, anche personalmente, sono andata alle 5 terre li ho notati. E’ molto importante che, in un periodo difficile come questo, per la nostra professione ci siano più controlli per evitare di essere ulteriormente penalizzati. Non è stato facile affrontare questo momento: alcuni di noi hanno cercato lavoro in altri settori, mentre altri hanno deciso di provare ad organizzare delle visite guidate rivolte alle persone del luogo invitandole ad approfondire la conoscenza del proprio territorio, come ad esempio l’iniziativa Girovagando 2020/2021 organizzata da Agtl La Spezia. Inoltre quest’anno abbiamo svolto alcune visite guidate in collaborazione con diverse amministrazioni comunali in particolare La Spezia e Castelnuovo Magra, appoggio da noi particolarmente apprezzato”.

A questo quadro si aggiunge quello di Andrea Violi, guida turistica di Arte e Natura associata a Confartigianato presente, in Largo Fiorillo, all’Info point Experience la Spezia. “Anche noi riscontriamo un incremento importante soprattuto per il turismo organizzato, che per le guide turistiche rappresenta un’importante fetta di lavoro – spiega -. Le nostre figure professionali sono molto importanti per i pullman turistici, il nostro settore è ancora al palo. In due anni di così forte crisi abbiamo cercato di reinventarci e così abbiamo colto l’occasione per avvicinare anche gli spezzini affinché potessero conoscere meglio le bellezze del proprio territorio. Il riscontro c’è stato”.

Sabrina Ferdeghini è una delle guide turistiche storiche spezzine, è una guida parco ed è associata alla Federagit di Confesercenti. “Rispetto ad altri colleghi sono stata fortunata – spiega – in questi giorni però non ho potuto fare meno di notare che mancano tanti volti e mi spiace. La figura della guida turistica, per i viaggiatori singoli, è meno richiesta perché ha anche dei costi da sostenere e può non essere un servizio per tutte le tasche. Sto lavorando molto con i francesi, per la maggior parte vaccinati e preparati su green pass che hanno già adottato. Posso confermare anche l’altissima presenza degli italiani. Due nazionalità che hanno deciso di premiare questo territorio e tutta la Liguria. Ci aspettiamo sicuramente un maggiore movimento per il mese di settembre. Tutto però dipende da cosa potrebbe avvenire in materia di chiusure e colorazione delle zone, perché potrebbero rappresentare uno stop importante”.
Sul fenomeno dell’abusivismo aggiunge: “Sappiamo che è un fenomeno difficile da arginare, ma mi ha rincuorato vedere che, ad esempio a Porto Venere, sono stati fatti dei controlli mirati. Spero possano aumentare”.

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