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L'iniziativa degli attivisti

"Poesie spiaggiate" in Palmaria: l’intervento artistico a difesa dell’isola

Gli attivisti: "Vogliamo un'isola curata, libera e popolare, sottratta alla mano longa di chi vuole speculare, omogeneizzare e snaturare per farla diventare una piccola Capri".

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Chi si reca in questi giorni in Palmaria, che sia al Terrizzo o al Pozzale, incontrerà lungo il percorso dal traghetto alle spiagge numerose “installazioni” che ne attirano l’attenzione. Si tratta di legni spiaggiati, lavorati dal mare, quindi raccolti dal Movimento “Palmaria SI Masterplan NO!” ed amorevolmente utilizzati come base per scrivere versi di poesie legate all’isola e più in generale al mare. L’intervento nasce come forza sociale con l’utilizzo dello spazio pubblico e della natura, che si trasforma in teatro di denuncia a cielo aperto con versi o frasi poetiche, parole ricche di storia, colore, materiale naturale (legno e pietra), donato e lavorato dal mare e dalle intemperie ed è espressione del confliggere con un utilizzo della terra, così come della vita, che misura, espropria, colonizza, patriarcalizza, privatizza, violenta. “È frutto di un lavoro di condivisione con la comunità, con la cittadinanza, che la ama, con le persone di ogni età che la visitano per turismo, proprio per il suo essere genuina e naturale – spiegano gli attivisti di “Palmaria sì, masterplan no” – Vogliamo una Palmaria curata, libera e popolare, sottratta alla mano longa di chi vuole speculare, omogeneizzare e snaturare per farla diventare una piccola Capri”. L’invito del movimento ai visitatori dell’isola è quello di fotografare le opere e diffondere il messaggio di rispetto e difesa nei confronti della Palmaria e del suo mare. Per informazioni: www.palmariaSI.org o gruppo Facebook “Palmaria SI Masterplan NO!”.