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"digestore non è nucleare"

I socialisti replicano al Pd, attacco Lega a Monticelli

Prosegue il dibattito politico santostefanese in vista delle elezioni comunali di ottobre.

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A poco più di un mese e mezzo dalle elezioni comunali del 3 e 4 ottobre, prosegue il dibattito elettorale di Santo Stefano, uno dei comuni spezzini chiamati al voto. Tra i filoni della dialettica politica pre elettorale, il sostegno socialista all’avvocato Emanuele Cucchi, candidato sindaco supportato anche da Cambiamo, Lega e Fratelli d’Italia (QUI la posizione in merito del segretario provinciale Psi). “Se oggi il segretario del Pd di Santo Stefano (intervenuto QUI, ndr) di Magra può esprimere le sue libere opinioni, anche un po’ offensive nei confronti della storia – così nelle scorse in una nota ore l’ex sindaco socialista Sauro Baruzzo -, è anche grazie a chi, come i Socialisti, ha combattuto per la libertà e la democrazia. Sulle scelte del Psi di Santo Stefano non merita risposta ma qualche domanda si: dove era il Pd quando il Consigliere Angelo Zangani votava contro il bilancio? Un dirigente politico dovrebbe porsi sempre questa domanda quando un consigliere di maggioranza esprime un voto contrario rispetto al bilancio finanziario! Mi viene da pensare che o il Segretario Ribolini aveva la testa sotto la sabbia o la vera delegata a rappresentare il Pd locale era la Sindaca Sisti, la quale oggi sostiene di avere questioni personali con il consigliere Zangani. Si sa che la campagna elettorale è il momento di tirare le somme tra quanto promesso e quanto realizzato, anche sulle forzature urbanistiche. Il biodigestore non è un impianto nucleare. L’iter di approvazione è avvenuto secondo le procedure di legge, almeno fino a quando un magistrato non dovesse dire il contrario; così si usa in democrazia. Quando il segretario del Pd ne avrà voglia, potrà chiarire le proprie idee sulla realizzazione di due stalli di sosta sotto lo studio dell’assessore Capetta e se esiste il parere favorevole del Comandante dei Vigili urbani è ancora peggio. Personalmente non ho più alcun incarico amministrativa da 15 anni. Il Segretario Ribolini cita Turati Nenni e Pertini abusivamente. Se qualcuno di loro fosse in vita gli ricorderebbero che il nazi-comunismo è stato sconfitto e codificato in un solenne documento europeo e, per fortuna anche sua, la lotta al nazismo ed al fascismo nacque 100 anni fa. Confermo la nostra adesione alla lista civica dell’avvocato Emanuele Cucchi che riteniamo possa aprire le finestre per far entrare aria fresca, tolleranza e rispetto, oramai latitanti da parecchi anni”.

E, ancora in risposta al Pd, si registra anche un intervento del consigliere comunale uscente Angelo Zangani, assessore nella precedente legislatura. “A Santo Stefano – scrive – esiste una giunta in crisi da ben 27 mesi per problemi interni ed esclusivi al Partito democratico; i socialisti non c’entrano nulla! Nel decidere il sostegno al’avv. Emanuele Cucchi, ovvero un candidato a sindaco non identificabile in nessun partito e sul quale converge anche la Lega, non ritengo di aver rinnegato i valori del Psi e di quanto ho rappresentato con il mio impegno socio politico in cinquant’anni di militanza; se per Ribolini la mia scelta significa che siamo alleati con i post fascisti, cosa dire del Pd e di Articolo1 che, a livello nazionale, fanno parte dello stesso governo in appoggio a Draghi? A Santo Stefano esiste un’emergenza: ripristinare il rispetto delle opinioni altrui e del ruolo del consiglio comunale! Sono entrato nella lista dell’allora candidato Sisti in forza di un accordo tra Pd e Psi a livello regionale che non contemplava il mio ingresso in giunta ma una rappresentanza in quota al Psi spezzino; Ribolini mente sapendo di mentire”.
E poi l’ex assessore va all’attacco dell’amministrazione uscente su più temi, dall’Irpef a Svar, dal ponte con Ceparana alle fognature, dal Parco 2 giugno alla Variante Cisa, passando per il biodigestore, sul quale, per Zangani, “è ora di finirla con le ipocrisie in quanto una società che svolge un servizio pubblico come lo smaltimento dei rifiuti, non investe 52 milioni di euro senza avere garanzie. La Sisti era a conoscenza del progetto; lo stesso assessore Giannarelli, nel corso di un’assemblea pubblica del 2018, ha ammesso di esserne a conoscenza da oltre nove mesi prima. Sul tema, vorrei ricordare che la Sisti ha ammesso il fallimento della politica e ciò dimostra che non ha saputo tutelare il suo territorio in qualità di sindaco. Per non dimenticare che la realizzazione di quell’impianto, da provinciale a regionale, ha un nome ed un cognome del Pd, ovvero colui che, con le sue dimissioni da consigliere provinciale, ha permesso che la delibera presentata da Cozzani, allora presidente della Provincia, fosse approvata, pur con il voto contrario del rappresentante del Partito socialista. Ridicolo il ricorso della Sisti sulla sua mancata surroga; erano passati quattro giorni dalle dimissioni di Natale e il presidente Cozzani aveva dieci giorni per sostituirlo”.

Ma la contesa pre elettorale si gioca anche sulla frizione tra le due componenti del centrodestra – da un lato Cambiamo, Lega e FdI, dall’altro Forza Italia/Liguria popolare -, che a Santo Stefano corrono separatamente, concretizzando una fenditura ormai conclamata a livello provinciale. In particolare, oggi arriva, nell’ambito di una nota sul mancato svolgimento della Commissione ambiente odierna, l’attacco del consigliere comunale della Lega Silvio Ratti, presidente della Commissione speciale ambiente, al candidato Alberto Monticelli, supportato da FI e popolari. “Spiace constatare ancora una volta – scrive Ratti – che qualche consigliere comunale di Santo Stefano di Magra a parole si pronuncia a favore della tutela ambientale ma, nei fatti, continua a manifestare a tutt’oggi, disinteresse verso i temi ambientali più gravosi per il nostro territorio. Lo dimostra ancora una volta il fatto che la riunione della Commissione speciale ambiente, convocata per oggi 9 agosto ore 15.00, che vedeva la partecipazione dell’avvocato Birga e del geologo dott. Tinti, quali professionisti incaricati dall’ente di seguire le note vicende giudiziarie relative alla ex cava della Brina, nonché del legale rappresentante della Castagna Settimo, in qualità di proprietario della medesima, è andata deserta a causa della mancanza del numero legale. Tra gli altri, mancava all’appello anche il consigliere di Liguria popolare Alberto Monticelli, candidato a sindaco del Comune sotto la bandiera dell’ambientalismo. Il comportamento latitante dei consiglieri ha impedito di fatto la disamina e la possibilità di trarre conclusioni certe su una problematica ambientale che ha tenuto banco per tutta la durata del mandato Sisti e sulla quale ancora oggi manca chiarezza”. Il giovane candidato sindaco, reduce dall’esperienza consiliare, si è oggi incontrato a Santo Stefano con il commissario provinciale FI Nanni Grazzini e leader Popolare Andrea Costa, sottosegretario alla Salute. “Alberto – scrive Costa – è un giovane che conosce molto bene il territorio, venendo anche da cinque anni di esperienza in consiglio comunale, e ha deciso di mettersi al servizio della propria comunità”. Intanto fronte centrosinistra prosegue il lavoro di elaborazione programmatica a cui farà seguito la compilazione della lista, in cui potrebbero confluire anche le istanze del Movimento cinque stelle, che cinque anni fa corse in solitaria candidato Pietro Serarcangeli, poi unitosi ai Popolari del capogruppo Ponzanelli e dell’attuale candidato Monticelli.