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Servirebbero 20 agenti in più

Polizia di Stato: tanti servizi e poco organico, il Sap scrive al prefetto

La questura della Spezia è tra le più vecchie d'Italia con un'età media di 50 anni. La segretaria spezzina Elena Dolfi: "Partite di serie A in presenza e crociere aumenteranno i servizi. In dieci anni con i pensionamenti il personale sarà dimezzato"

Polizia di Stato

Alla Spezia servirebbero almeno altri 20 agenti, nelle fila della Polizia di Stato, per svolgere tutti i servizi di sicurezza in tranquillità. Questo alla luce dell’impegno richiesto alle donne e agli uomini chiamati ogni giorno a vegliare sui cittadini. Quella del territorio spezzino, che comprende gli uffici di Viale Italia e il commissariato di Sarzana, è con tutta probabilità la situazione più critica, in termini numerici, a livello regionale. Per gli agenti chiamati in campo, nel territorio provinciale, il resto del 2021 sarà segnato dal possibile ritorno delle partite di calcio in presenza e gli importanti flussi turistici dovuti alle crociere.

Se queste sono le tematiche locali, nel resto della Liguria la carenza di personale, la garanzia di altri servizi richiesti fuori provincia e regione accomunano questure e commissariati. Per questo motivo il sindacato Sap ha consegnato alle prefetture di competenza una lettera in cui vengono indicate le criticità regionali e territoriali. Alla Spezia, la missiva è stata recapitata da Elena Dolfi segretaria provinciale.
“Abbiamo consegnato una lettera agli uffici del prefetto – spiega Dolfi – perché in quanto figura politica sul territorio potrebbe interessarsi a livello centrale per variare e aumentare l’organico della questura della Spezia e del Commissariato di Sarzana. Sono gli uffici che stanno riscontrando maggiori criticità in termini numerici. Aspettiamo con fiducia una risposta dal prefetto sia chiaro non pretendiamo miracoli ma un suo interessamento sarebbe un segnale importantissimo”.
“Alla Spezia le maggiori criticità potrebbero verificarsi nel momento in cui il campionato di Serie A tornasse in presenza – prosegue-, perché sarà un impegno di grande importanza. Ogni domenica il personale sarà chiamato a svolgere questo servizio e se non ci sarà ricambio non ci sarà nemmeno possibilità per i colleghi di avere riposti cadenzati. A questo si aggiungono le aggregazioni continue in altre città: siamo già in carenza di organico e i colleghi devono andare a svolgere servizi in altri territori. Intendiamo i presidi ai vari Cpr che le manifestazioni come il G8 che si tengono in tutta Italia”.
“Ci stiamo battendo perché tutti i colleghi hanno diritto ad avere dei recuperi psicofisici importanti – ha proseguito –. Ogni giorno sono chiamati a svolgere compiti sempre diversi e abbiamo anche problemi con i turni delle vigilanze che dobbiamo garantire ventiquattro ore al giorno. Per garantire tutto questo, recentemente, siamo stati costretti a revocare dei piccoli periodi di ferie, perché non c’era il personale per adempiere a questi servizi anche in previsione”.
“La Spezia è il territorio che soffre maggiormente questa situazione – aggiunge Dolfi -, oltre alla permanenza di una squadra in Serie si aggiunge il ritorno delle crociere che riporta in città un grande flusso di persone. La sicurezza pubblica va garantita, senza dimenticare lo stato emergenziale dovuto alla pandemia è stato prorogato”.
“Va ricordato anche che il porto della Spezia è uno dei più importanti d’Italia – sottolinea -. Oltretutto al 1° giugno è stato chiuso l’Ufficio di Polizia di frontiera è stato chiuso e tutte le competenze sono state trasferite, senza variazione di organico, alla questura di Viale Italia. Si tratta di un aggravio di competenze perché prevede controlli alle navi merci, al trasporto persone. La questura come numeri non ha acquisito nulla in termini di servizi da impiegare in altri servizi”.

Ad alimentare la preoccupazione del sindacato anche il tema dei pensionamenti senza dimenticare un dato: la questura spezzina ha un’età media di 50 anni. “Dal 2022 ai prossimi dieci anni – spiega Dolfi – più della metà del personale andrà in pensione. La specialità delle volanti resta il più giovane. A livello nazionale non più di 3 questure superano l’età media di 51 anni. Le assunzioni sono state bloccate a partire dal 1999 e al momento, alla Spezia, c’è solo un allievo agente oltre ad altri tre arrivati in precedenza, attualmente si contano meno di 30 agenti assistenti idonei al servizi. Secondo le stime del nostro sindacato per svolgere i servizi in tranquillità ne servirebbero almeno 20”.
In questi anni il Sap si è battuto per riuscire a mantenere servizi importanti, nonostante le difficoltà, per rafforzare anche il rapporto con i cittadini. “Era fondamentale mantenere il ruolo del Poliziotto di quartiere – aggiunge -, oggi abbiamo tre agenti che svolgono questo compito, in precedenza erano una decina. Siamo tra le poche questure in Italia ad essere riusciti a mantenere queste figure di rapporto anche con le scuole”.

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