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De Luca e Bertoncini lanciano il gruppo Facebook "Quadri dei grandi maestri della pittura spezzina"

Gino De Luca e Walter Bertoncini

E’ quasi impossibile non venire rapiti dalla suggestione della pittura della scuola spezzina. Alfiere indiscusso e conosciuto alla maggior parte del pubblico, Agostino Fossati “fotografo” di una Spezia ottocentesca, immortalata ancor prima della costruzione dell’Arsenale, diversa dalla attuale ma riconoscibilissima.
Fossati, paesaggista d’eccezione, ha la capacità di usare sapientemente i colori per ”filtrare” quella luce speciale che appare a tutti noi quando guardiamo il Golfo dei Poeti.
Altro maestro molto amato è Giuseppe Caselli, emiliano di nascita ma conquistato dalla bellezza dei paesaggi locali a tal punto da eleggere la città quale “sua” e da aprire il suo atelier proprio in via del Prione.
Indimenticabili le sue marine che trasmettono freschezza e al contempo calore anche quando il mare è agitato, la luce a tratti abbacinante, gli scogli che si intravedono tra la spuma dei flutti conferiscono potenza alle sue opere e i suoi notturni diventano rasserenante balsamo per l’anima di chi osserva con la luce lunare che si riflette diafana sull’acqua.
Molto belle anche le sue opere a tema bucolico e i ritratti. Caselli è veramente un artista poliedrico, dal tratto e dallo stile che mutano lasciando invariata la qualità dei suoi lavori.
Altrettanto possiamo affermare di Navarrino Navarrini, spezzino dalle origini mugellesi. Il maestro espose le sue pregevoli opere in rassegne di prestigio tra le quali la Biennale di Venezia e la Quadriennale di Roma.
I suoi scorci marini ritraggono fedelmente luoghi amati che infondono serenità e anche nel suo caso l’uso della luce è magistrale ed evocativo. Le sue scene agresti, talvolta ricordano la pennellata del macchiaiolo labronico Giovanni Fattori, con le ombre dei cipressi proiettate sui muri bianchi dai bordi lievemente scrostati nel caldo di una giornata estiva. E quasi sembra di udire nel silenzio il frinire assordante delle cicale.
Se i paesaggi sono l’elemento caratterizzante dei maestri fin qui citati, per Felice del Santo possiamo affermare che il ritratto gli permette di esprimere al meglio la sua arte. Soggetti religiosi si affiancano ai protagonisti della storia politica italiana fino alla Contessa di Castiglione ritratta insolitamente in abiti contadini.

Per far conoscere maggiormente questi ed altri artisti spezzini Gino De Luca, pure lui come Caselli spezzino d’adozione e con una grande amore per l’arte, ha deciso – insieme all’amico Walter Bertoncini esperto locale – di fondare su Facebook un gruppo che ad oggi conta oltre 2.500 iscritti ma che entro fine anno conta di sfondare il tetto dei 3.000, viste le numerosissime richieste di iscrizione in attesa di approvazione.
“Quadri dei grandi maestri della pittura spezzina” è uno strumento molto efficace e semplice tramite il quale esplorare il panorama pittorico cittadino scoprendo con sorpresa che ci sono state anche numerose e talentuosissime artiste di cui poco si parla, che ci sono quadri che sembrano istantanee del tempo che fu.
E’ doveroso un plauso agli amministratori per aver non creato, come invece spesso accade sui social, un salotto elitario ma uno spazio dove chiunque – anche il neofita – possa ammirare ed amare diverse centinaia di quadri.
La condivisione della conoscenza e dell’amore per ogni tipo di stile pittorico fa di questo gruppo un piacevole “giardino” con vista sul Golfo dal quale poter ammirare i vari punti di vista, in cui chiacchierare con amici che non si ergono a professori ma che con la loro passione ti coinvolgono in uno splendido ed effervescente viaggio nell’arte.
Non dovremmo mai perdere di vista, infatti, che la pittura nasce nei tempi arcaici come necessità di narrazione di avvenimenti, con lo scopo di arrivare proprio a tutti.

F.D’A.

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