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Martellamento

Pressing in consiglio: "Presidente, le ha telefonato qualcuno per Battegazzore?"

Il capogruppo della Lega in Provincia, Alessandro Rosson, pone il quesito a Peracchini a ogni pratica dell'ordine del giorno.

Pierluigi Peracchini

Alessandro Rosson, capogruppo della Lega in consiglio provinciale, che sceglie la tattica del martellamento, e il presidente della Provincia Pierluigi Peracchini che resiste e porta a compimento la seduta, 22 minuti, senza soddisfare la curiosità del consigliere del Carroccio, esponente della maggioranza. Il tema, è noto, è la nomina-revoca, da parte del presidente Peracchini, di Michele Battegazzore quale rappresentante della Provincia nel Cda di Atc Mobilità e parcheggi. Una vicenda che, già toccata la scorsa settimana, ha a suo modo trovato spazio anche nel rapido consiglio provinciale odierno. A brandirla ancora il capogruppo Rosson, che ha contrappuntato ciascuno dei quattro punti dell’ordine del giorno – pratiche di natura sostanzialmente tecnica – chiedendo invano al presidente quelle delucidazioni che già aveva domandato la scorsa seduta e che erano anche al centro dell’interpellanza che l’esponente leghista avrebbe voluto veder affrontata oggi. “Ho una domanda che mi frulla in testa dall’altro giorno. Mi sa rispondere a proposito delle telefonate intercorse tra il 23 e il 25 giugno a rpoposito della nomina e della revoca del dottor Battegazzore? Qualcuno l’ha contattata, qualche esponente politico, qualche membro del Cda di Atc Mobilità e parcheggi? La mia interpellanza in merito è sparita dall’ordine del giorno, ora sono curioso”. “Lei ha avuto l’accesso agli atti, sa tutto di questa cosa, andiamo avanti”, la replica di Peracchini. “Non ho mica gli screenshot delle telefonate!”, la replica di Rosson.
Analogo scambio si è ripetuto per altre due volte: solito quesito da parte del capogruppo leghista, medesima reazione da parte della presidenza: “Grazie, siamo fuori tema, andiamo avanti”. Al quarto tentativo Rosson ha voluto metterla un po’ diversamente: “Mi basta un sì o un no, pongo la domanda in modo più semplice: nelle 24 ore precedenti la revoca, è stato contattato da esponenti politici o da membri del Cda uscente di Atc in merito a questa vicenda?”. Ma virare sulla Y/N question non ha sortito effetti, e un attimo dopo, esaurita la votazione del quarto punto, la seduta si è chiusa. Difficile pensare che invece vada al momento a chiudersi questa diatriba politica. Che, come annunciato in settimana da Rosson, potrebbe sfociare in un esposto in Procura.

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