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"attività sospesa da almeno tre anni"

Cava Monte Santa Croce, avviato procedimento per decadenza autorizzazione

Strada Monte Santa Croce

Ha preso il via il processo di decadenza dell’autorizzazione all’attività estrattiva della cava spezzina Monte Santa Croce, autorizzazione di cui è titolare la società La Vetusta Marmo Portoro srl. A disporre il via alla procedura, il provvedimento il Servizio cave e attività estrattive della Regione Liguria, che ne ha dato comunicazione alla società, ai proprietari dei terreni e al Comune della Spezia. “A quanto risulta agli atti – scrive il dirigente regionale -, la società autorizzata non ha più svolto attività estrattiva dall’anno 2018 ad oggi, senza mai aver comunicato una sospensione volontaria dell’attività, né aver fornito indicazioni in merito, nonostante i numerosi solleciti”. L’ultimo dei quali, si legge, del 28 gennaio scorso. Nella comunicazione si legge altresì che è inoltre intervenuta la risoluzione del contratto di concessione del 20 giugno 2012, avente a oggetto il terreno posto in località Monte Santa Croce, ove insiste in parte l’attività estrattiva in questione, risoluzione disposta dal Comune della Spezia lo scorso maggio.
“Persiste tutt’oggi il mancato sfruttamento da parte della La Vetusta Marmo Portoro srl – si legge ancora – della risorsa geomineraria, peraltro di grande valore economico, causato da una sospensione volontaria dell’attività di cava mai comunicata ufficialmente, che si protrae ormai da almeno 3 anni”. Il procedimento di decadenza si concluderà entro tre mesi; poi, decorso un anno dalla pronuncia di decadenza senza che sia stata presentata una nuova domanda di autorizzazione, la Regione autorizza il Comune a incamerare la cauzione per utilizzarla per ripristinare il sito, oppure attiva la procedura prevista dall’art.23 della legge regionale 12/2012, che può condurre al passaggio della cava al patrimonio indisponibile della Regione.

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