Attivo dal 2015

Aumentano gli anziani maltrattati: rinnovato il protocollo antiviolenza

Firma questa mattina nel Palazzo del governo. Il prefetto Inversini: "Il dovere delle istituzioni è rinfondere fiducia nei cittadini e tendere la mano alle categorie fragili".

Un protocollo d’intesa contro ogni violenza esteso a nuove realtà e che guarderà, con occhio attento, anche agli abusi contro gli anziani. Queste le basi del rinnovato protocollo antiviolenza, firmato questa mattina in prefettura alla presenza anche del sottosegretario alla Sanità Andrea Costa, che vede rafforzarsi la rete in provincia.
Il protocollo è stato sottoscritto dai sindaci della Spezia, Sarzana, Bolano e Lerici, dal Procuratore e dal Presidente del Tribunale della Spezia, dal Questore e dal Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri, dal Direttore Generale dell’ASL 5 Spezzino nonché dai Centri antiviolenza e di ascolto del terzo settore che si occupano delle vittime di violenza di genere e di tutela degli anziani e dei soggetti più fragili.
Il prefetto della Spezia, alla presentazione del protocollo, ha spiegato: “Rinnoviamo il nostro impegno ad un mese dalla morte di Alessandra Piga. L’obbligo delle istituzioni è quello di infondere fiducia nei cittadini e non far sentire solo chi è vittima di violenza. Noi ci siamo e ci saremo sempre. Questo protocollo, attivo già nel 2015, andava esteso anche ad altre realtà quali: la consulta provinciale femminile, il Comune di Lerici, quello di Bolano, il Soroptimist che ha creato una stanza rosa alla caserma Salvo D’Acquisto. Il protocollo è andato oltre abbiamo messo in rete anche chi si occupa anche della difesa degli anziani maltrattati. Si tratta di un triste fenomeno emerso in questo anno di pandemia. Abbiamo dunque inglobato Auser, tre comuni dei distretti sociosanitari. Bisogna fare di più, credo che il passo sia rinsaldare la fiducia nelle istituzioni e tendere una mano che sia una sicurezza”.
Il sottosegretario Andrea Cosa ha spiegato: “Le problematiche delle fasce deboli, con l’avvento del Covid, sono sicuramente aumentate. Questo protocollo mette in campo una serie di strategie per mitigare i rischi. Con il ministro della Salute monitoriamo questa problematica. La violenza è costante e dobbiamo mettere in campo tutte le iniziative possibili per contenerlo”.
Come rappresentante delle associazioni Maria Cristina Failla della Consulta provinciale femminile ha detto: ” Il volontariato da anni contribuisce in maniera significativa all’impegno delle istituzioni. Un ruolo che il prefetto che ci riconosce. Nella consulta c’è la Casa delle donne che offriva sostegno psicologico e legale gratuito a chi si rivolgeva al Centro Irene, il Soroptimist ha realizzato le stanze rosa. Ci sono associazioni che si occupano del tema del lavoro, altre che fanno formazione e sensibilizzazione al fine della prevenzione che è fondamentale perché permette di informare correttamente anche le nuove generazioni”.

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