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Discarica abusiva al Parco delle mura. Piaggi: "Bonifica dispendiosa"

Il dettaglio sulle criticità emerse durante l'elaborazione del progetto "Spezia forte". Arriva anche il cronoprogramma: la durata dei cantieri e il completamento di quelli in essere.

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Quando hanno cominciato ad avventurarsi nella pulizia di quello che diventerà il Parco delle mura erano convinti di essersi imbattuti in una serie di collinette provocate dal terreno, in realtà erano cumuli di rifiuti che nel tempo sono stati sommersi da rovi e piante. Era questo lo scenario che si è presentato nei primi sopralluoghi effettuati anche dal Comune della Spezia assieme all’associazione Sa Bastia.
La situazione ha richiesto una dispendiosa e profonda bonifica. Ma è solo una parte di quanto emerso fino ad ora e a entrare nel dettaglio di Spezia Forte. presentato questa mattina a Palazzo civico, sono stati l’assessore Luca Piaggi e l’ingegner Gianluca Rinaldi che hanno fatto anche un cronoprogramma sulle aree che saranno soggette alla riqualificazione.
Prima e dopo i sopralluoghi. Lo stato di salute delle aree. I rifiuti al Parco delle Mura diventate “collinette”.In merito allo stato di salute dei terreni, il punto arriva dall’assessore ai Lavori Pubblici Luca Piaggi. “La Batteria Valdilocchi – ha detto -, essendo stata fatta esplodere, ha avuto di conseguenza dei problemi di staticità quindi andrà consolidato l’edificio per renderlo fruibile. Sarà necessario lavorare sulla modifica dell’ingresso. Il Parco delle mura in alcuni punti ha piccole criticità a livello idrogeologico e siamo andati a eseguire delle opere di ingegneria naturalistica per la regimazione delle acque superficiali per evitare dei fenomeni di erosione diffusa anche con la finalità di conservare di quanto già presente. Chiaramente su quattro chilometri abbiamo rilevato piccole criticità che saniamo di volta in volta”.
“Ma sul Parco delle mura preme di più sottolineare che la problematica reale non è stato l’aspetto idrogeologico ma ambientale – ha proseguito l’assessore -. Andando a rimuovere rovi e piante infestanti è emersa una montagna di rifiuti che ha portato via parecchio tempo e denaro per la sua bonifica. Erano dei veri e propri cumuli, una discarica sommersa. La prima volta che ci sono stato, ho percorso un viottolo molto stretto con l’associazione Sa Bastia e passando su alcune collinette, che pensavamo fossero in terra alte fino a cinque metri, si sono rivelate rifiuti. Nel Parco della Rimembranza c’è la necessità di restaurare la scalinata perché è dissestata e si dovrà lavorare sul sistema di regimazione delle acque. Sulle Clarisse e su Galleria Sella pensiamo a problematiche legate a eventuali infiltrazioni che andranno approfondite anche durante i lavori”.
Il cronoprogramma, l’avanzamento dei lavori e la complessità della progettazione. Andando con ordine, si parte proprio dal Parco delle Mura che al momento è al 70 per cento del suo completamento. “La prima parte dalla cattedrale è quasi completata e nelle prossime settimane valuteremo le modalità di apertura – ha detto l’ingegner Rinaldi -. Tra settembre e ottobre completeremo il percorso. Per quanto riguarda il Parco della Rimembranza serviranno ancora un paio di mesi di lavori. Per Galleria Sella, per la quale sono necessari 5 mesi, e il forte Valdilocchi ci stiamo avviando alle procedure di gara. In questo caso i cantieri dureranno all’incirca 4 mesi”.
“La realizzazione di questi progetti è stata complessa, perché parliamo di siti vincolati, dalla Soprintendenza ai Beni culturali – ha spiegato l’ingegner Rinaldi -, che hanno richiesto operazioni tecniche molto avanzate. Siamo arrivati a definire tutte le fasi progettuali: due sono in fase di attuazione, altre due in definizione. Dal punto di vista storico abbiamo avuto richieste specifiche, dall’Ente regionale e dalla sezione archeologica, per il Parco delle clarisse. Dovremo condurre delle analisi approfondite per verificare se sono presenti alcuni reperti citati da documentazioni e materiali raccolti anche da storici locali e appassionati che hanno dato un grosso contributo. Verifiche che faremo con sia alle Clarisse che sul primo lotto della Galleria Quintino Sella”.

(foto: repertorio)

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