Chi sperava che con la scadenza del 30 giugno 2021 imposta nell’ambito del capacity market 2023 per l’ottenimento dell’autorizzazione da parte del progetto a turbogas di Enel alla Spezia sarebbe saltato il banco rimarrà deluso. È infatti arrivata l’attesa proroga della scadenza tramite una lettera di indirizzo che il Mite ha inviato a Terna, rinviando di 4 mesi il termine. Uno slittamento che potrebbe aver a che vedere con le problematiche portate dalla pandemia e dal lock down, ma che certamente leva non poche castagne dal fuoco al governo e a chi deve garantire la tenuta del sistema energetico nazionale.
Sono diversi gli impianti selezionati in sede di asta che avrebbero rischiato l’esclusione dal meccanismo e dovendo peraltro pagare pesanti penali. Tra questi anche la centrale a gas che Enel ha previsto alla Spezia (con il parere contrario dell’amministrazione comunale) e per la quale sta attendendo l’ok da parte del ministero.
Di fatto, con questa proroga di quattro mesi, dovrebbe esserci il tempo sufficiente per il completamento del procedimento di Valutazione di impatto ambientale. Sempre tenendo a mente che l’esito potrebbe anche essere negativo…
Intanto nelle ultime settimane, prima di procedere con la proroga dei termini, i membri della commissione ministeriale per l’iter di Via sia alla Spezia che a Fusina, un’altra delle centrali a gas proposte da Enel per il phase-out del carbone.
Non resta che attendere gli accadimenti dei prossimi quattro mesi per conoscere, almeno in parte, il futuro dell’area di Vallegrande.