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Galazzo pronto a candidarsi: "Ameglia ferma da sette anni"

L'ex sindaco raccoglie l'invito di opposizione e sostenitori e si mettere a disposizione: "Possiamo risvegliare il Comune dal torpore. Ciri? Lo stimo molto ma la sua candidatura da parte di Cambiamo prova il fallimento dell'attuale amministrazione".

Umberto Galazzo

“Dopo l’invito a candidarmi rivoltomi da tante persone sia in pubblico che in privato (QUI) ho riflettuto a lungo prima di decidere. Cercherò di capire se ci sono spazi di agibilità politica, non voglio dare fretta a nessuno né fare un atto di arroganza. Metto a disposizione la mia esperienza, anche perché la mia storia politica è chiara anche se da anni sono fuori da ogni partito”. Così Umberto Galazzo, primo cittadino di Ameglia dal 2004 al 2014, pronto a tornare in campo nelle amministrazioni autunnali del comune nel quale è stato ultimo sindaco di centrosinistra prima dei sette anni targati Giampedrone-De Ranieri.

“Da domani – spiega – incomincia per me un percorso di verifica sul campo per comprendere se davvero posso essere utile per mettere insieme una lista che sia competitiva, e che possa avere i numeri per provare a sfidare i nostri avversari. La partita è ardua e non siamo sicuramente noi i favoriti, ma di certo per la prima volta da 7 anni a questa parte, Ameglia è contendibile e tante certezze si sono nel tempo sgretolate. Spero di unire persone che abbiano la voglia, il tempo e la capacità di dare un contributo per far sì che Ameglia possa essere risvegliata dal torpore e dalla paralisi in cui si trova da tempo”.
Galazzo, che assicura “discontinuità dalle giunte Giampedrone e De Ranieri” prosegue: “Ameglia non mi pare sostanzialmente migliorata in niente, anzi, si registra un generale peggioramento della qualità dei servizi. Il borgo è stato deliberatamente abbandonato, con l’ostello e il castello mandati in malora; Montemarcello, idem. La vicenda della Batteria Chiodo poi è emblematica dell’incapacità dell’Amministrazione. Per il Cafaggio non è stato fatto nulla. Mentre gli interventi a Fiumaretta, che sostanzialmente è diventato un enorme parcheggio, e a Bocca di Magra, su cui – purtroppo – sono intervenuti in maniera invasiva, peggiorandola e snaturandola, senza neppure consultare la popolazione. Noi avevamo lasciato un Comune in cui le principali opere di cui c’era bisogno erano state realizzate o, quantomeno, finanziate (isola ecologica e palestra). In futuro occorrerà recuperare il patrimonio abbandonato e riorganizzare la manutenzione del territorio, curandone il decoro. Ritengo poi che occorrano forme di coinvolgimento reali della popolazione, per lo meno in occasione delle scelte più importanti e per questo ritengo che possa essere utile ricostituire i comitati di frazione. Chi vincerà dovrà sicuramente partire riorganizzando il personale, dato che è stata di fatto distrutta la precedente organizzazione generando il caos più totale, frutto di scelte sbagliate”.

“Di certo – sottolinea ancora Galazzo – scaricare tutte le colpe su De Ranieri come si sta cercando di fare, e non mi riferisco certo a Ciri, mi pare eticamente scorretto oltre che umanamente disdicevole. Il Sindaco è capo di una Giunta e di una maggioranza ed io non ricordo levate di scudi e né tantomeno voti contrari da parte di assessori e consiglieri comunali che evidentemente in questi anni hanno condiviso con De Ranieri tutte le decisioni assunte. Smarcarsi ora è troppo comodo. Quindi la discontinuità dall’attuale amministrazione non la si fa cambiando solo il Sindaco, ma tutti coloro i quali hanno avuto ruoli amministrativi tra le file della maggioranza negli ultimi sette anni”.
Quanto all’attestato di stima rivoltogli dal candidato Mauro Ciri, Galazzo chiude: “Ricambio le belle parole perché è una persona che stimo molto e che conosco da tanti anni. Si tratta di un avversario molto stimolante. Certo la sua candidatura da parte di Cambiamo ed in primis di Giampedrone è la prova provata del fallimento dell’attuale amministrazione, formata da una classe dirigente molto giovane che però, pur dopo sette anni di esperienza sul campo, non è stata in grado di esprimere un candidato Sindaco credibile. E comunque, il fatto che il candidato sia lui – conclude – e non uno degli attuali amministratori lo considero già un successo per gli amegliesi”.

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