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"necessarie soluzioni urgenti"

Manifesto per la sanità locale: "All’Asl 5 servono personale e servizi"

Manifesto sanità locale

“A circa sei mesi dall’insediamento del nuovo direttore generale dell’ASL 5 spezzino e alla seconda “uscita” estiva dalla pandemia, proviamo a tracciare un bilancio. Al momento del suo insediamento il nuovo dg dell’ASL aveva fatto ben sperare : maggiore ascolto verso i dipendenti, verso le organizzazioni civiche; promesse di risolvere gli annosi problemi della sanità spezzina a partire dal personale. Purtroppo non possiamo che notare che alle parole non sono seguiti i fatti; anzi se i fatti sono seguiti non sono certo stati risolutivi, ma peggiorativi. L’impressione generale che se ne trae è che, dopo l’intermezzo affidato alla commissaria Troiano che certamente non aveva brillato nella gestione della prima fase Covid e nei rapporti con personale e cittadini, l’invio del nuovo direttore generale dalla Regione ha avuto solo una sorta di finalità “pacificatoria” : ascoltare, ascoltare, abbassare i toni, ma poi nel concreto poca sostanza”. E’ quanto si legge in una nota del Manifesto per la sanità locale, Insieme per una sanità migliore che prosegue: “La situazione del personale è ancora drammatica : dei 65 infermieri ne verranno assunti – e non si sa quando a pieno regime – ca. 35. Dal 1 gennaio al 1 maggio 49 dipendenti sono andati in pensione e ne sono stati rimpiazzati 29 a tempo indeterminato. La Regione dal canto suo non migliora le cose : il nuovo manager assunto dal Presidente ha bloccato i concorsi per primari, secondo non si sa quale logica, se non quella di creare nello spezzino ulteriori deficit nella gestione dei servizi”.
“Proprio per la mancanza di personale – prosegue la nota -, è scandaloso che il piano dedicato al Pronto soccorso pediatrico dal 1 luglio verrà chiuso di notte e nei festivi, costringendo i piccoli pazienti che si trovano ricoverati o in osservazione nel Pronto soccorso pediatrico durante il pomeriggio a traslocare dalle 20 in poi al piano di degenza superiore, a scapito di una migliore assistenza dedicata, come è stato fino ad ora – proseguono nella nota -. Così come scandalosa e’ la preannunziata chiusura della rianimazione a Sarzana per una fantomatica ristrutturazione di cui nessuno ha notizia. Soltanto due infermieri e nessun Oss nei turni notturni in medicina e multi specialistica a Sarzana – che contano dai 24 ai 26 posti letto – e così aumentano le cadute dei pazienti. Alcune organizzazioni sindacali hanno promosso lo stato di agitazione e il Prefetto ha convocato apposita riunione che la direzione generale dell’Asl ha opportunamente evitato, convocando in gran fretta le organizzazioni dei lavoratori, ma senza discutere nel merito le loro rivendicazioni. Scandaloso che siano bloccati gli screening oncologici, in particolare le mammografie che dal 2020 non sono state effettuate secondo le linee guida, mettendo a rischio molte donne. Scandaloso che, a differenza di altre ASL, nella nostra ancora non sia stata ripresa a regime l’attività ordinaria. Si vocifera di ca. 5.000 interventi chirurgici in elezione non effettuati con pazienti che, quando se lo possono permettere, migrano in Toscana o in altre regioni. La sbandierata ripresa delle attività a Sarzana – nella forma del week surgery (cioè ricovero fino al fine settimana) – si sta dimostrando una grossa fregatura per i pazienti : molti dimessi al venerdì, sono costretti ad un nuovo ricovero il lunedì”.
“Nell’hub vaccinale di Sarzana – aggiungono -, inaugurato con l’onnipresente Presidente della Regione , ci sono molti più infermieri di quelli che abbisognerebbero, mentre nonostante una nostra esplicita richiesta –non sono state fornite altre tende per riparare dal sole, oltre a distribuzione gratuita di acqua ai cittadini in coda. Ma si sa : aumentare la presenza di personale, dà maggiore visibilità alle foto della stampa per le inaugurazioni. Poco importa, dopo l’inaugurazione, se il servizio non funziona come dovrebbe. La vaccinazione va fatta, e rendiamo merito a chi ci lavora e al personale volontario. Scandaloso che la direzione generale non risponda ad oltre 40 segnalazioni di cittadini che lamentano ritardi nelle attese, informazioni sulle vaccinazioni, assistenza non adeguata”.

“Non ci servono i “pacificatori”, ma ci servono soluzioni urgenti e partecipate per la soluzione dei problemi” Concludono dal manifesto.

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