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A pontremoli

Sei nuove statue stele in mostra, una da Levanto

La collezzione del museo lunigianese si arricchisce con reperti nuovi o recuperati di recente. C'è anche un esemplare della Riviera Spezzina: l'esemplare più a ovest mai ritrovato.

Statue stele

Sei nuove statue stele per il museo di Pontremoli. Da sabato scorso si aggiungono alla collezione visitabile nuovi reperti, recuperati o scoperti negli ultimi anni. La stele Càmpoli e la testa di stele Càprio, già in condizioni di progressivo degrado dovuto agli agenti meteorici, sono state tolte dall’ambiente esterno e integrate al percorso museale; col sostegno di Rotary Club Lunigiana è stato possibile sostituire gli originali con calchi identici da esterno.
Il deposito del frammento di testa di stele Levanto, per decreto ministeriale datato 30 marzo 2021, è stato concesso al Museo delle Statue Stele Lunigianesi che si è reso disponibile a fornirne copia sia al Museo Archeologico della Spezia, che espone originali e calchi, che alla Mostra permanente della cultura materiale in Levanto. Non mancherà di attirare tutte le attenzioni su di se l’ultima testa di stele ritrovata, la Pontremoli Monte Galletto che con la precedente indica veri e propri limiti geografici di distribuzione delle statue stele: il frammento proveniente da Levanto il massimo limite ovest, la Monte Galletto quello a Nord.
Ed ancora, al termine del percorso a stele, saranno esposti il doccione settecentesco recentemente rinvenuto al castello del Piagnaro ed un singolare faciòn guardiano sessuato recuperato cinquant’anni fa nella valle di Rossano-Zeri, già collezione Germano Cavalli, acquistato e donato al Museo dal direttore Angelo Ghiretti.
Il legame dei fación con le stele, solo indiretto, sta nel fatto che quando furono ritrovate teste di statue stele, furono talora reimpiegate sui portali (Aulla-Calamazza) o in loro immediata prossimità (Caprio) proprio come con i fación della tradizione popolare lunigianese.

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