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Letti i nomi di 65 vittime

Fiaccole ed emozione nel ricordo di Alessandra Piga e contro ogni violenza

Sindaci e tantissimi cittadini a Castelnuovo hanno ricordato la giovane mamma uccisa sabato. Montebello: "Grazie per la vicinanza alla nostra comunità", Delucchi: "Questa è una guerra quotidiana", Inversini: "Chiedete aiuto alle autorità".

La fiaccolata per Alessandra Piga

Due comunità fino a pochi giorni fa estranee questa sera si sono ritrovate unite nel dolore e nel ricordo di Alessandra Piga. Castelnuovo Magra, luogo dove sabato pomeriggio la 25enne è stata barbaramente uccisa dall’ex compagno, e Maracalagonis, comune sardo da cui proveniva, le hanno infatti dedicato due fiaccolate e altrettanti intensi momenti di riflessione sulla piaga del femminicidio che domenica, con l’episodio di Ventimiglia, ha nuovamente colpito la Liguria.

Nel prato del centro sociale di Molicciara si sono ritrovati in tantissimi, dal Prefetto Inversini agli amministratori della provincia – almeno dodici le fasce tricolori dei comuni presenti – fino alle volontarie dell’Associazione Vittoria che ha promosso l’iniziativa e ai cittadini che hanno voluto ricordare la giovane mamma.
“Presenze – ha affermato in apertura il sindaco Montebello – che testimoniano la vicinanza alla comunità castelnovese colpita da questa tragedia. Persone che ringrazio come Carabinieri, Vigili del Fuoco e Pubblica Assistenza che a vario titolo hanno dato una mano importante nella giornata di sabato. Questa manifestazione è collegata idealmente a quella di Maracalagonis per dare ancora più forza al messaggio contro ogni tipo di violenza che dobbiamo trasmettere tutti insieme. Dobbiamo fa capire a tutti che la violenza, in qualunque situazione, non è la risposta al disaccordo”.

“Sono orgogliosa – ha proseguito Inversini – di questa provincia capace di rinuire tante fasce tricolori e altrettante persone che tutte insieme vogliono dire no alla violenza. Mi appello al senso di comunità di tutti voi per fare in modo che tragedie del genere non debbano ripetersi: quando ci sono situazioni che non vanno, quando si vedono episodi di violenza, bisogna chiedere aiuto alle autorità e alle divise che sono sempre pronte. Il fascicolo di Alessandra era vuoto – ha aggiunto – non c’erano segnalazioni ma per contrastare questi fenomeni abbiamo bisogno della collaborazione di tutti. Il tema vero è l’unità e il recupero dei valori, ad iniziare dalle famiglie. Mi auguro – ha concluso – che tutte le volte che si presenta un minimo sospetto di violenza ci sia la massima fiducia nelle risposte che possono arrivare dalle istituzioni”.

Infine Daniela Delucchi, per l’associazione Vittoria che da anni in Val di Magra offre ascolto e aiuto alle donne: “La vicinanza delle amministrazioni e delle persone aiuta noi, Udi e centro antiviolenza Irene con cui condividiamo questo percorso, ad affrontare questa tragedia. Ascoltiamo e combattiamo questa violenza ogni giorno, sabato non abbiamo fatto nemmeno in tempo a preparare uno striscione che a Ventimiglia c’è stato un altro femminicido. Questa è una guerra – ha sottolineato – e quando riusciamo a mettere al sicuro una donna pensiamo di aver vinto una battaglia, ma non ci arrendiamo, siamo sempre al fianco delle donne. Chi è a conoscenza di fatti o episodi lo dica, occorre ancora un grande lavoro, perché negli ultimi dodici mesi sono state uccise 65 donne, a cui si aggiungono anche sei bambini, vittime indirette dei femminicidi”.
La serata, composta e dal forte impatto emotivo, si è poi conclusa con la lettura dei nomi delle vittime dell’ultimo anno – ad iniziare da quello di Alessandra Piga – prima di un minuto di raccoglimento denso di dolore e di speranza che prima o poi tutto ciò possa finire.