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"situazione invariata"

"Bene bonifica bunker all’Acquasanta, ma i capannoni in eternit di Marola?"

I consiglieri Melley e Centi chiedono una commissione con assessori, Marina Militare e Murati Vivi: "Questa è la vera emergenza".

Incursione nei bunker dell'Acquasanta (screencap)

“Abbiamo appreso che il Ministero della Difesa e la Marina Militare hanno stanziato più di un milione di euro per bonificare dalla presenza dell’amianto i bunker militari conservati sotto la collina dell’Acquasanta e che sono tornati in auge a seguito dell’intrusione dei due “urbex” che ha avuto largo eco in tutto il mondo. Una buona notizia certo, ma stupisce che invece nulla di nuovo si sa in merito alla attesa bonifica dei tanti capannoni fatiscenti della Marina Militare che hanno le coperture in eternit e che si trovano nelle aree fronte l’abitato di Marola”. Così Guido Melley e Roberto Centi, LeAli a Spezia/Lista Sansa, che continuano: “Questa è la vera emergenza su cui occorrerebbe intervenire come hanno dimostrato il ripetuto distacco di lastre in amianto che sono volate per strada e nei pressi della scuola di Marola, provocando un giusto allarme da parte della popolazione. Si tratta di una questione per la quale ci siamo mossi subito, richiedendo una presa di posizione da parte della giunta e che aveva condotto anche ad una mozione approvata all’unanimità dal consiglio comunale, volta a definire un protocollo d’intesa tra Comune e Marina per avviare i lavori necessari e monitorare lo stato di potenziale pericolo per gli abitanti del quartiere oltre che per gli stessi lavoratori civili e militari dell’Arsenale. Si tratta inoltre di una vicenda sollevata a più riprese dall’Associazione dei Murati Vivi che si batte da anni per rivendicare la soluzione di antichi problemi nella difficile convivenza tra il borgo di Marola e gli insediamenti militari. Purtroppo registriamo che in questi anni la situazione è rimasta pressoché invariata. Per questo abbiamo richiesto di convocare una seduta della commissione Ambiente alla presenza di assessori, responsabili della Marina Militare e degli stessi Murati Vivi per fare il punto e definire una volta per tutte un serio crono programma degli interventi”.

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