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"investimento da 15 milioni"

Lavori al "Picco", compiuto un passo fondamentale

Lo Spezia Calcio presenta il piano triennale che porterà alla progettazione e ristrutturazione della curva Piscina e fra un anno della tribuna. Sarà lo studio Gau dell'architetto Zavanella, padre dello Juventus Stadium, ad occuparsi del progetto.

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Due giorni intensi fra Via Melara e lo stadio Alberto Picco per l’architetto Gino Zavanella, figura fondamentale dello studio GAU Arena. Già, perché dopo alcune settimane di riflessione e di studio delle proposte arrivate in sede (l’alternativa come scritto qui era la Sportium di Milano), la famiglia Platek ha scelto di affidare al padre dello Juventus Stadium il compito di restaurare e modernizzare il centenario impianto di Viale Fieschi, secondo i desiderata della nuova proprietà a stelle e strisce insediatasi lo scorso febbraio e le richieste della serie A. D’altro canto il curriculum di Zavanella è di altissimo livello, basta dare un’occhiata alle commesse affidategli in questi anni. Anche in considerazione delle parole pronunciate in merito da Robert Platek nella conferenza stampa dell’Nh Hotel, non è perciò un azzardo immaginare la nascita di un impianto di livello internazionale sulle rive del Golfo dei Poeti, economicamente sostenibile e fonte di business. “La mia idea di stadio si rifà all’agorà, un luogo di aggregazione e di cultura. Una condivisione comune di un grande spazio per riceverne piacere e benessere, che va oltre la partita”, è uno dei refrain dell’architetto torinese che di recente ha firmato il complesso restyling conservativo dello stadio “Dall’Ara” di Bologna.

I passi avanti, evidentemente fondamentali visto il momento e i tempi stretti, li rende noti proprio la società con una nota stampa: “Lo Spezia Calcio comunica che la famiglia Platek, a soli tre mesi dal suo arrivo, ha deciso per una svolta epocale nel panorama sportivo spezzino, volta a consegnare allo Spezia Calcio e alla città uno stadio all’avanguardia, con un investimento che si aggirerà intorno ai 15 milioni di euro, realizzato grazie all’efficace sinergia con il sindaco, le autorità locali e gli organi competenti. In accordo con il Comune della Spezia, il Club di via Melara è lieto di comunicare di aver affidato il progetto di ristrutturazione dello stadio “Alberto Picco” alla società GAU Arena dell’architetto Gino Zavanella, con un’esperienza pluridecennale nella progettazione di strutture per lo sport e non solo, capace di creare impianti unici e sostenibili, moderni e sicuri. Il progetto avrà durata triennale, con una prima fase che avrà immediatamente inizio con la progettazione e la ristrutturazione della “Curva Piscina”, mentre le ultime due fasi avranno inizio al termine del campionato 2021/2022, quando il focus della ristrutturazione si sposterà sulla tribuna dell’impianto di viale Fieschi. Il rinnovato “Alberto Picco” rispetterà pienamente i criteri infrastrutturali richiesti per la partecipazione al campionato di Serie A e si rivelerà all’altezza del prestigio e dell’ambizione dello Spezia Calcio, determinato a garantire la miglior esperienza possibile ai propri tifosi per continuare a volare insieme verso un futuro radioso e ricco di soddisfazioni”.

Step by step, ci sarà un’interlocuzione continua con la Lega A per ottenere il rinnovo della deroga e ripartire nel campionato 2021-22 da quel “Picco” che si spera nel frattempo possa, come del resto gli altri stadi, essere aperto al pubblico, quanto meno in misura parziale. Ovviamente salvo eventuali ritardi sulla tabella di marcia che, viste le non poche cose da fare, non possono essere esclusi: ecco perché è ipotizzabile che i lavori si concludano a settembre, si spera il prima possibile per limitare (o magari annullare) le partite in esilio temporaneo. Si partirà dunque con la curva ospiti sulla scorta del progetto DontStop, mettendo in conto anche l’ingente investimento che i Platek effettueranno nei prossimi anni: se tutto filerà liscio, l’agognata deroga avverrà contestualmente all’iscrizione al prossimo campionato poi si passerà, come detto, agli altri capitoli (leggi qui) di una vicenda che, con il determinante coinvolgimento economico del club, assume caratteri obiettivamente epocali.

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