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Cronaca

Capriolo "salvato" da due automobilisti. Ora resterà per sempre in cattività

Un cucciolo di soli due mesi è stato trovato lungo la strada e portato a casa: sarebbe bastato farlo allontanare dall'asfalto. I Carabinieri forestali l'hanno preso in carico e lo hanno portato a Campomorone.

Cucciolo di capriolo

Durante le ultime settimane i Carabinieri forestali hanno portato a termine il recupero di diversi esemplari di animali. Come consueto infatti nel periodo primaverile le segnalazioni di animali in difficoltà si intensificano.
Particolarmente impegnata la stazione dei Carabinieri forestali di Borghetto Vara che in seguito a una segnalazione proveniente dalla centrale operativa della Spezia, ha recuperato un giovanissimo esemplare di capriolo. L’animale, di circa due mesi di vita, era stato prelevato da una coppia di cittadini del luogo che stava percorrendo con la propria automobile la strada comunale che porta in località Groppo, in comune di Sesta Godano. I due automobilisti vedendo il cucciolo sul ciglio della strada con il pericolo di poter essere investito da altre autovetture hanno deciso di caricare l’animale in macchina e portarlo presso la loro abitazione dove hanno anche provato a sfamarlo con del latte. L’animale visibilmente debilitato è stato quindi affidato ai Carabinieri forestali che lo hanno poi trasportato fino al centro di recupero fauna selvatica gestito dall’Enpa di Campomorone in comune di Genova.

Qui l’animale sarà senz’altro curato ma ci sono poche possibilità che possa essere rimesso in natura perché l’uomo, pur allevandolo, non riesce a compensare i basilari insegnamenti sulla vita in natura che gli avrebbe fornito la madre.
Per questo motivo si ricorda che devono essere recuperati solo gli animali in oggettiva difficoltà derivante da eventi accidentali, nel caso specifico sarebbe stato sufficiente far allontanare il piccolo dalla strada senza toccarlo.
Infatti talvolta i nuovi nati abbandonano spontaneamente il luogo di nascita allontanandosi dai genitori i quali però continuano a vegliare su di loro e ad alimentarli.
Chi interviene, anche con le migliori intenzioni, spostandoli e toccandoli, anche solo accarezzandoli, imprime sugli animali l’odore umano e la madre, non riconoscendoli più, li abbandona.
in questo modo vengono condannati ad una vita da orfani ed in cattivita’.

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