"e che dire del campo in ferro?"

Amianto, Melley e Centi: "Peracchini prende in giro i marolini"

I consiglieri attaccano dopo le prese di posizioni dei diversi comitati: "È vero che la responsabilità della bonifica dei capannoni spetta alla Marina Militare, ma è compito del Comune pretendere un vero cronoprogramma".

“Ci vuole un coraggio da leoni da parte di Peracchini per affermare che lui e la sua giunta si sono prodigati per risolvere il problema dell’amianto che è ben visibile sui tetti degli edifici militari fatiscenti dietro le mura di Porta Marola. La verità è che nulla è stato fatto, come sanno bene gli abitanti e le combattive associazioni del borgo come i Murati Vivi e la storica Società di Mutuo Soccorso.” Così Guido Melley e Roberto Centi, LeAli a Spezia/Lista Sansa, che continuano: “Peracchini ed i suoi assessori hanno sottovalutato gli effetti dell’evento atmosferico dell’autunno 2018 che aveva visto volare pezzi di amianto per tutto l’abitato di Marola ed in specie di fronte alla scuola. La Giunta e la sua maggioranza, solo perché incalzati dal nostro gruppo consiliare e dal resto dell’opposizione, hanno poi finto di voler intervenire sulla base di un’apposita mozione approvata dal Consiglio comunale ad inizio 2019, ma i realtà sono rimasti inermi”.

“Nessuno di loro ha preso a cuore la questione – attaccano ancora i consiglieri di minoranza -, nessuno ha mai proposto un vero Protocollo d’intesa alla Marina Militare per avviare un programma di bonifica concordato, che avrebbe potuto peraltro agganciarsi all’altro annoso problema della presenza del Campo in Ferro tra Marola e Cadimare. Sindaco ed assessori si sono limitati a far effettuare un paio di episodici controlli ambientali da parte di Arpal e poi più niente, evitando scientemente di presentarsi agli incontri organizzati dalla popolazione (come quello di settembre 2019) e boicottando il percorso in seno alla commissione competente comunale, mai più riunitasi nonostante le nostre insistenze sul tema. È pur vero che la responsabilità della bonifica dei capannoni spetta alla Marina Militare, ma è compito del Comune agire, pretendere un vero cronoprogramma, lavorare al fianco dei vertici militari per far partire i lavori e per dare risposte ai cittadini del quartiere giustamente preoccupati. Purtroppo Peracchini e la sua Giunta ci hanno abituato alla loro inerzia ed al loro perenne attendismo, ma resta il fatto che i problemi a Marola rimangono irrisolti ed i cittadini tra un anno tireranno le somme di questi inconcludente mandato alla guida della città.”

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