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Dibattito in commissione

Borgo Baceo, cittadini e associazioni vogliono l’inchiesta pubblica

L'assessore Piaggi fa il punto della situazione e rileva: "Studio Idrodata, violata clausola di riservatezza".

Borgo Baceo

I cittadini e le associazioni vogliono aprire la strada dell’inchiesta pubblica. Il tema è la rigenerazione dell’area di Borgo Baceo, dove potrebbe sorgere un nuovo complesso edilizio.
La strada intrapresa dall’amministrazione è procedere con la Vas, intanto cittadini e associazioni hanno depositato le osservazioni al progetto. E il dibattito, oltre ai passi amministrativi, procede anche in commissione consiliare, richiesta per oggi, dopo qualche rinvio, dal consigliere Melley. Questa sera sono stati auditi: cittadini, associazioni, architetti e partiti politici esterni al consiglio, che hanno esposto le proprie perplessità.
Tra i presenti anche l’assessore Luca Piaggi, che ha ripercorso tutto l’iter fino ad arrivare a stasera, precisando: “Co la Vas verranno prese in considerazione tutte le istanze presentate fino ad oggi”.

Negli interventi, alcuni molto tecnici, è stata rimarcata la perplessità per l’intero procedimento. E dal canto loro i cittadini, affiancati da Legambiente, Italia Nostra, Partito comunista italiano hanno ribadito che l’unica via è quella dell’inchiesta pubblica. Tema che ha colto anche il favore del commissario Massimo Lombardi. Inoltre, nella sua audizione la professoressa Maria Cristina Mirabello ha auspicato che la richiesta per l’inchiesta pubblica possa essere fatta direttamente dal Comune della Spezia.
In più interventi è stato citato lo studio di Idrodata che, come ha ribadito l’assessore Piaggi, non è ancora stato completato ma è comunque arrivato in Regione dopo un accesso agli atti da parte di un consigliere comunale. “In questo caso – ha detto- è stata violata la clausola di riservatezza: quello studio non è ancora stato completato ed è ancora in corso. Proprio perché non è terminato non è vincolante per la Vas”.
Per ogni intervento la presidente Saccone ha messo a disposizione tre minuti di tempo e non sono mancate le considerazioni piccate tra consiglieri di maggioranza – in particolare Cenerini e Corbani – e minoranza.
“Ho letto tutto il faldone della documentazione – ha detto Corbani -, siamo davanti ad un apparato eterogeneo e politicamente schierato per dire no a un progetto, che non piace a qualcuno. Dico questo perché nessuno ha elencato gli effetti sui cittadini. Siamo solo davanti a un mare magnum di ipotesi su un’area che nessuno ha mai pulito. L’amministrazione, l’assessore Piaggi, i tecnici sanno quello che fanno. Sono previste delle opere compensative di un’area abbandonata. Bene poi che le porti avanti un privato. Tra le proposte si è parlato di realizzare un’area didattica: ma ce ne sono già. Questo progetto è vincente. Dico all’amministrazione: andate avanti”.
E’ intervenuta anche la consigliera Pecunia: “Corbani come può dire che è una vittoria della città dove si amplia edificabilità e si giudica vittorioso costruire un palazzone?”.
Così il consigliere Cenerini: “Ho sentito parlare solo partiti politici e privati cittadini che parlano per loro stessi. Ricordo che l’area è di un privato, il 60 per cento verrà recuperato a parco e quindi sarà a utilizzo pubblico. Non possiamo più parlare di zone rurali. Questa commissione si è rivelata poco tecnica ed è chiaro che se ci saranno problemi si interverrà”.

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