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Finanziamento regionale

Oltre mezzo milione per arginare le voragini a Fornola

Il Comune di Vezzano approva lo studio di fattibilità per la mitigazione del rischio idraulico.

Il fiume Magra e il ponte ferroviario

Ammontano a oltre mezzo milione di euro gli interventi di mitigazione del rischio idraulico in località Fornola: lo dice lo studio di fattibilità tecnico/economica, presentato dall’ingegner Riccardo Marangoni, che ha ricevuto in questi giorni l’approvazione da parte dell’amministrazione comunale di Vezzano, guidata dal sindaco Massimo Bertoni. Il valore, precisamente, è di 520mila euro – comprensivi di lavori e oneri vari -, somma che Palazzo civico chiederà sottoforma di finanziamento regionale. La storia principia nell’ottobre 2018, quando, a seguito degli eventi alluvionali, le condizioni di criticità idraulica del tratto terminale dei corsi d’acqua naturali che scendono dal versante in località Darola, e che si uniscono per poi confluire nel Canale Cantarana, hanno assunto “dimensioni tali – si legge nella deliberazione della giunta vezzanese – da rendere necessari ed improcrastinabili interventi strutturali di messa in sicurezza del tratto tombinato del corso d’acqua, al fine di intervenire a protezione della pubblica e privata incolumità”. In particolare, la porzione finale del corso d’acqua nato dal fondersi dei vari flussi, affluente da sinistra del Cantarana, presenta tratti tombinati inadeguati idraulicamente e danneggiati in più punti”, con conseguenti fuoriuscite “che interessano la viabilità pubblica e le strutture pubbliche e private dislocate in prossimità del corso d’acqua”.

Una situazione, si spiega ancora, “che ha comportato la formazione di voragini all’interno delle aree private, con grave danneggiamento delle stesse”, e attualmente “la situazione è in fase di progressivo peggioramento, con aumento delle dimensioni delle voragini”. Necessario quindi correre ai ripari: lo scorso luglio l’affidamento dell’incarico all’ingegner Marangoni, poi le riunioni preliminari, gli incontri tecnici, la campagna topografica, la redazione degli elaborati, e così via. Fino ad arrivare alla presentazione dello studio di fattibilità tecnico/economica, passaggio prodromico alla progettazione, che tra le varie cose consente di avere un’idea del peso economico della pratica. I soldi per la quale, come detto, l’ente comunale cercherà di averli dalla Regione. La quale lo scorso gennaio, con nota del Dipartimento Ambiente e Protezione civile, ha ricordato alle amministrazioni comunali intenzionate a presentare nuove richieste di finanziamento in materia di difesa del suolo di far pervenire le stesse entro il 30 giugno 2021. Vezzano ci proverà, con l’obbiettivo di porre rimedio alle criticità fornolesi.

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