Lo spezzino Stefano Mei è il nuovo presidente della Federazione di atletica leggera. Supera al ballottaggio Vincenzo Parrinello che al primo turno aveva ottenuto 24286 voti contro i 21563 di Mei e i 13410 di Fabbricini. Alle 13.30 il presidente dell’assemblea nazionale Pierluigi Matera aveva dichiarato aperto il voto. Alla chiusura delle operazioni di verifica poteri risultava rappresentato l’86,8% delle società aventi diritto al voto, per un totale di 58.755 voti su 67.692. Presenti in sala 426 dirigenti di società (27.497 voti), con deleghe pari a 31.258 voti. Presenti alla Fiera di Roma anche 311 atleti e 307 tecnici.
Prima avevano parlato i tre candidati. Per Mei una citazione di Papa Francesco (“siate costruttori di ponti e non di barriere”) e la promessa di essere “il presidente della gioia. Perché l’atletica è gioia, è la passione che hanno tutti i miei candidati, persone che vengono dal territorio, lo conoscono. Sono stato atleta fino a 33 anni, da quarantaquattro sono in questo mondo e vivo quotidianamente le problematiche che i club incontrano. Per le società serve un sistema premiante. Dobbiamo essere al passo con i tempi, traghettare la Federazione nel terzo millennio e guardare oltre, fino al 2028”.
Ascolto, meritocrazia e sussidiarietà i tre concetti su cui si è concentrato. “In queste settimane ho ricevuto l’appoggio di campioni come Berruti, May, Panetta, Levorato e tanti altri: li ringrazio per la fiducia e interpreto il loro pensiero quando dico che serve una discontinuità con il passato, un nuovo slancio. I tempi sono pronti per una rinascita dell’atletica”.